TUTTI I VENERDI' ALLE 18.40. NON MANCATE!

"Il gioco del calcio è una sorta di mistero agonistico,[...]la partita di calcio è una lunga trama il cui epos viene colto nei suoi aspetti più evidenti e comuni. Ma come una sinfonia o un poema, anche la partita di calcio può offrirsi in mille e un aspetti diversi a chi la segue con gli occhi, il sentimento e la ragione. La partita è un dramma agonistico completo. L'esito finale determina traumi psicologici ai quali non sono quasi mai indifferenti le coronarie di un uomo bennato[...]" Gianni Brera, 1978

sabato 14 marzo 2009

Caro Moratti, potevi tenerti Mancini.


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Saltata la panchina di Mancini dopo l’eliminazione per mano del Liverpool, Moratti ha puntato tutto su Mourinho, uno che la coppa dalle grandi orecchie l’aveva già conquistata con il Porto facendo un mezzo miracolo, diciamocela tutta. E dire che non ci voleva un miracolo questa stagione per interrompere il lungo digiuno dei nerazzurri nell’Europa che conta. La squadra era più che competitiva e il distacco in campionato sulle inseguitrici lo dimostra ampiamente. A rinforzare l’Inter di Mancini già plurititolata in Italia sono arrivati Muntari, l’altro Mancini e Quaresma, fortemente voluti dallo Special One.

Mourinho doveva raggiungere un obiettivo quest’anno, è inutile girarci intorno, ha fallito.

Mourinho ha fallito con il suo 4-3-3 nel quale erano impiegati proprio Mancini(inamovibile della panchina del Meazza) e Quaresma(spedito al Chelsea in prestito gratuito) tornando a proporre il 4-4-2 vincente e collaudato di Mancini. E Muntari? Arrivato per sostituire Lampard nella campagna acquisti chiesta dal portoghese, nella notte dell’Old Trafford ha fatto persino peggio di Vieira, uno che a fine stagione dovrebbe cominciare a chiedere la pensione.

E che dire del trattamento riservato a Balotelli, uomo simbolo dell’ultimo scudetto, giovane di grandissimo talento lanciato da Mancini, messo in castigo (la squadra primavera) per abbassare quelle arie da superuomo. Il risultato? Quando è tornato Mario ha ripreso a segnare regalando i tre punti a Bologna, segnando a Genova e salvando la squadra dal tracollo interno con la Roma mentre caratterialmente ha dimostrato di aver fatto tre passi indietro con il teatrino visto a Manchester nei confronti di Cristiano Ronaldo, non proprio l’ultimo arrivato insomma.

Caro Moratti, ma non potevi tenerti Mancini? A lui bastavano Aquilani e Konko, e non lo pagavi certo undici milioni di Euro all’anno. Quanto fa male vedere i tuoi tifosi ancora scontenti di uno scudetto che non li appaga più? E sentire Galliani dichiarare queste frasi dopo la partita?

“Vorrei ricordare solo un dato che nessun giornale tratta oggi: i Red Devils hanno perso con il Milan la semifinale del 2007 a San Siro, poi da quel giorno in poi ci sono state ben 21 gare in Champions senza una sconfitta. Inoltre l’ultima volta che il Manchester ha perso all’Old Trafford è stata in occasione dell’ottavo di finale nel 2005 sempre contro di noi quando vincemmo 1-0 grazie ad un gol di Crespo. Questo vorrà pur dire qualcosa”.

Ma soprattutto, come dargli torto?

Caro Presidente, per vincere la Champion’s League la Sua Inter ha tutte le carte in regola, manca solo un po’ di continuità sulla panchina, quella continuità che Mancini, scudetto dopo scudetto, Coppa Italia, dopo Coppa Italia, stava dando ad un gruppo vincente.

Mourinho non poteva farcela al primo colpo, è già stato miracolato una volta nel 2004, impossibile pensare al bis. Si tenga stretto lo scudetto, senza ascoltare troppo l’osservatorio sugli errori arbitrali che glielo toglierebbe subito. Avranno torto? Può darsi certo, ma la mano di Adriano nel derby, il tuffo di Balotelli con la Roma e il fuorigioco di Maicon a Siena li abbiamo visti tutti.

E Mourinho che dice? Milan: zero titoli, Roma: zero titoli”.

Inter? Un titolo. Forse.

Federico Quarato

In bocca al lupo Roberto!

Roberto Donadoni è il nuovo tecnico del Napoli. Queste le prime parole dell’ex rossonero da tecnico dei partenopei.

«So che c’é molto da lavorare e che già domenica ci aspetta una partita tosta e delicata, ma in ognuno di noi c’é l’ ambizione di puntare il più in alto possibile in una piazza che ha conosciuto anni fantastici. C’é bisogno di dare un segnale positivo. Nelle prossime ore sentirò Reja che è un’ ottima persona e che qui ha ottenuto risultati importanti. Non parliamo di Europa, non ha senso, cerchiamo di far bene gara dopo gara e poi vedremo strada facendo».

Donadoni è ancora amatissimo a Milano per i suoi splendidi trascorsi da calciatore.

Nell’estate del 1986 venne acquistato dal Milan con cui rimase fino al 1996, inanellando una serie impressionante di trionfi. Titolare e cardine della formazione rossonera sia con Arrigo Sacchi che con Fabio Capello vinse sei scudetti (1987/1988, 1991/1992, 1992/1993, 1993/1994, 1995/1996, 1998/1999); tre Coppe dei Campioni (1988/1989, 1989/1990, 1993/1994); due Coppe Intercontinentali (1989, 1990); tre Supercoppe Europee (1989, 1990, 1995) e quattro Supercoppe Italiane (1989, 1992, 1993, 1994). Torno al Milan nel Gennaio del 1997 per restare con i rossoneri due anni (24 presenze) conquistando il suo ultimo scudetto italiano nella stagione successiva.

In bocca al lupo Roberto Luci a S.Siro Donadoni!

Federico Quarato

martedì 24 febbraio 2009

Muorinho:"Vinciamo noi!"

Il tecnico dell’Inter Josè Mourinho presenta così la partita di Champion’s di domani sera contro il Manchester United.

«Ci presentiamo in una forma fisica e psicologica forte e tatticamente sappiamo cosa dobbiamo fare in campo. Non voglio che i miei giocatori si sentano sotto pressione, voglio che giochino questa partita con grande piacere e la prima cosa che dirò domani loro è che ho grandissima fiducia sul fatto che possiamo farcela . Conosco il Manchester dal 2004, è la miglior squadra al mondo a giocare in contropiede, uccide il suo avversario in transizione, ha Berbatov che ha qualità tecniche fantastiche e poi Ronaldo, Rooney, Tevez o Park che fanno la differenza dando profondità, velocità, ci vorrà una grandissima concentrazione. Abbiamo bisogno del sostegno del pubblico. Se sappiamo che all’Old Trafford giocheremo contro 12, il Manchester a San Siro deve giocare contro 12. infortunato. Mi aspetto una grandissima partita, voglio che il mondo sia felice di guardare questa sfida in tv»

C’è grande fiducia da parte del portoghese che spera quest’anno di tornare a conquistare quella coppa già conquistata sulla panchina del Porto nel 2004.

Federico Quarato

Beckham:"Crediamo nello scudetto."

A Milanello c’è chi ancora chi crede alla rincorsa sull’Inter. Si tratta di David Beckham uno dei protagonisti di questa stagione rossonera. Intervistato all’Adidas Store, protagonista di un’operazione pubblicitaria, l’ex di Manchester e Real ha rilasciato diverse dichiarazioni sulla sua situazione e su quella del suo attuale club.

«E’ stato importante restare attaccati alla Juve. Lo scudetto? Non dico mai che è finita, anzi lavoro duramente perché i punti che attualmente ci dividono dall’Inter si riducano. E’ vero che i punti di distacco dall’Inter sono tanti, ma io continuo a pensare che siamo la squadra italiana più forte». Sulle dichiarazioni velenose di Mourinho: «Per me lui è un grande manager, come allenatore lo rispetto. Ma non penso che Inzaghi meriti di essere squalificato. E’ un grande giocatore che lavora duro per la squadra, per noi è molto importante». Il centrocampista inglese ha poi continuato parlando del suo futuro in rossonero: «In questi giorni non ho parlato con nessuno dei Los Angeles Galaxy, se ne è occupato il mio avvocato». Sulla supersfida di Champion’s David sembra avere le idee chiare:«Da rossonero e da tifoso di vecchia data del Manchester non posso che tifare per lo United. Penso comunque che la triplice sfida Italia - Inghilterra offrirà delle bellissime partite. Infatti domani sera sarò a S. Siro».

Federico Quarato

domenica 22 febbraio 2009

Addio a Candido Cannavò


Si è spento questa mattina alle 8:45 nell'ospedale Santa Rita in Milano il direttore onorario della Gazzetta dello Sport. Candido Cannavò aveva 78 anni ed era stato ricoverato nella giornata di giovedi scorso dopo un malore accusato proprio nella sede del quotidiano sportivo, mentre si trovava in mensa con tutti i suoi colleghi. Candido aveva detto ai suoi figli che ce l'avrebbe fatta anche questa volta, fino all'ultimo è rimasto attaccato al suo giornale, ricordando ai capi redattori in quale archivio aveva salvato l'articolo per venerdì. Da quando non era più direttore, Cannavò scriveva il suo editoriale -rubrica all'interno del quotidiano dal titolo Fatemi Capire, analizzando il campionato e le coppe di calcio e raccontando tutto lo sport in generale facendo risaltare quel tratto inconfondibile della sua scrittura. Svogliando la "rosa" di questi ultimi due giorni si sente già la mancanza di quella penna così importante, l'abitudine di leggere i suoi articoli di capire i pensieri di un uomo che è stato immerso nello sport e per quasi ventanni alla direzione del maggiore quotidiano sportivo. Infatti Cannavò lascio la poltrona più importante di Via Solferino (sede del gruppo RCS) nel marzo del 2002 andando poi a ricoprire il ruolo che tutt'oggi lo vedeva protagonista come direttore editoriale dell'Area Sport; diciamo che quell'undici marzo del 2002 non fu un addio, ma soltanto un'arrivederi ai suoi lettori che avrebbero continuato a seguirlo anche nelle vesti di editorialista. Sicuramente oggi viene a mancare un uomo che ha segnato il destino del "suo" quotidiano sportivo ma che ci ha fatto vedere lo sport forse da un lato che noi comuni mortali non avevamo notato; è stato e sarà l'esempio per tutti quei giovani che vorranno avvicinarsi a questo lavoro stupendo. Credo che a questo punto le parole siano state già troppe, ti ricorderemo sempre come l'uomo della rosa...ciao direttore

La redazione di "Tutti pazzi per il calcio"

venerdì 13 febbraio 2009

Si avvicina il Derby di Milano. L'ultimo per Maldini


Mancano poche ore alla grande sfida che domenica sera vedrà scendere in campo Inter e Milan per quello che sarà il derby di Milano. Sono 268 i derby fin qui disputati. Il bilancio della sfida vede in vantaggio il Milan con 105 vittorie contro le 91 dell'Inter. Per quanto riguarda le gare giocate con l'Inter padrona di casa, da quando il campionato è a girone unico, si contano 74 precedenti: 25 successi nerazzurri, 22 rossoneri e 27 pareggi, che rappresentano il risultato più ricorrente. Curioso il conteggio dei gol fatti e subiti: 101 per entrambe le squadre. Questa partita potrebbe significare addio scudetto per il Milan nel caso non riuscisse a fare risultato; l'undici di Ancelotti arriva da una settimana tormentata da voci di mercato sia per il suo allenatore - prima la pista Chelsea smentita dallo stesso allenatore ora sembra spuntata la pista Real Madrid- che per Backham il quale oggi potrebbe essere il giorno decisivo per raggiungere l'accordo con i Galaxy e prolungare con un contratto la sua permanenza al Milan. Ma torniamo al derby, grande assente Kakà, che non è riuscito a recuperare, lascia il posto al tridente formato da Ronaldinho - con un nuovo taglio di capelli - Seedorf e Pato unica punta. In difesa ritorna Kaladze con al fianco Paolo Malini - probabilmente l'ultimo derby per lui che ne ha giocati 55 - e Pirlo a centrocampo. Sulla sponda Inter, la vittoria potrebbe significare allungo decisivo a +11 sui cugini e possibile fuga verso la vittoria. Mourinho ha preparato al meglio questa partita, ci sarà il solito dubbio fino alla fine su chi schiera in attacco al fianco dell'insostituibile Ibra, intanto dall'ultimo allenamento arriva qualche preoccupazione; il brasiliano Maicon ha lasciato il campo per un problema fisico, seguiremo i successivi sviluppi. Non ci resta che aspettare domenica sera e goderci questa grande partita.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Addio Giacomo


Il mondo del calcio oggi è in lutto per la scomparsa di un suo figlio; è morto all'età di 68 anni Giacomo Bulgarelli dopo una lunga malattia. La morte è stata comunicata dal sito del Bologna Calcio giovedì sera; nel comunicato si legge:"Tutto il Bologna Fc 1909, presidente, dirigenti, tecnici, giocatori e dipendenti si stringe alla famiglia nel ricordo di Giacomo, la più grande bandiera rossoblù". Nato a Portonovo di Medicina il 24 ottobre 1940 è stato campione europeo con la Nazionale italiana nel 1968. Legò la sua carriera al Bologna, di cui fu a lungo capitano e con cui vinse lo scudetto nel 1964 (dopo uno storico spareggio contro l'Inter). Negli ultimi anni faceva spesso il commento tecnico nelle telecronache al fianco di Bruno Pizzul e Massimo Caputi. Inoltre i più giovani ricorderanno sicuramente la sua voce nella telecronaca per il videogame "FIFA 2002".

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

mercoledì 11 febbraio 2009

Milan-Ancelotti: possibile addio


Questa volta sembra veramente giunta al capolinea la storia che lega Carlo Ancelotti al Milan. Molte volte l'allenatore italiano, dopo i suoi successi in europa, è stato accostato a diverse squadre che ne hanno apprezzato le gesta e ammirato i suoi modi di allenare una squadra importante come il Milan. Balzato alle cronache come colui che riesce a vincere in europa, ha conquistato due Champions League, due Supercoppe Europee e infine un Mondiale per Club. Questa volta a farsi avanti è il Chelsea del magnate russo Abramovich, che dopo il "licenziamento" di Scolari, adesso vuole fortemente il tecnico di Reggio Emilia. Il passaggio non è possibile subito, infatti come traghettatore fino a giugno è stato scelto Hiddink, ma per la prossima stagione sembra sempre più probabile l'arrivo del tecnico italiano. Sembra impossibile che si possa rompere questo perfetto idillio tra il Milan ed Ancelotti, ma dall'Inghilterra non arrivano solo voci di mercato di mezza stagione; il direttore organizzativo del Milan Gandini ha affermato che se la panchina del Chelsea sarà libara a luglio, Carlo potrebbe pensare a un possibile trasferimento in terra inglese. Più volte Ancelotti ha affermato il desiderio di voler provare una nuova esperienza, prima una nazionale citando la Costa d'Avorio, poi la Roma, sempre tra i suoi pensieri ma mai concretizzata. Intanto anche l'AD rossonero Adriano Galliani in un'intervista ha pizzicato il tecnico: "Il Milan è lontano dall'Inter perchè non ha continuità, noi perdiamo sempre con le piccole....il motivo? Chiedete ad Ancelotti". Parole che lasciano intendere qualche dubbio sulla gestione di Ancelotti per alcune partite, gestione che a Galliani non va proprio bene, visto che il Milan deve lottare per lo scudetto. A questo punto se non è divorzio, poco ci manca, staremo a vedere questa estate quello che succederà perchè se un tecnico parte, un altro arriva e il Milan lo ha in casa. Leonardo sembra essersi candidato come futuro allenatore dopo Ancelotti, un po di tempo fa aveva dichiarato: "Studio per allenare il Milan" anticipando un suo possibile futuro sulla panchina rossonera.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

venerdì 6 febbraio 2009

ANNULLATA LA PUNTATA DI QUESTA SERA

Chiedendo anticipatamente scusa ai nostri ascoltatori, vi annunciamo che la puntata di questa sera non andrà in onda. A risentirci Venerdì prossimo...!
Buona settimana di calcio!

martedì 3 febbraio 2009

Dal blog di Domenico Malara.

Per l'intro, vedi post precedente.

ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.

ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando).

ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la
lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti.

ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: «Mi hai detto che con quello era finita!!!».

ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.

ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento.

ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”.

ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino.

ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”.

ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore.

ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.

ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”.

ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto.

ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni.

ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.

ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: «Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?», tutti in coro: «Diamo la palla ad Ibra». Tutti tranne Materazzi che risponde: «Presente».

ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio.

ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice: «Sei stato magnifico come sempre».

ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela.

Dal blog di Domenico Malara.

Simpatico post del blogger Domenico Malara che ringraziamo.

La giornata tipo del Milan.

ore 7.00: Maldini viene svegliato da Galliani, Senderos si è fatto male dormendo, gli viene rinnovato il contratto per un altro anno.

ore 8.00: per la colazione Milanlab prepara delle super dentiere per i giocatori.

ore 9.00: Beckham ha un servizio fotografico per Armani.

ore 10.00: Ancelotti porta Gattuso, con la museruola, a fare i bisognini.

ore 10.30: tutti i giocatori, lo staff, e la dirigenza si recano nella chiesetta adiacente Milanello per ascoltare Kakà celebrare la messa.

ore 11.00: inizia l’allenamento, si fa male Nesta, Galliani chiama Maldini e gli rinnova il contratto per un altro anno.

ore 12.00: Beckham ha un servizio fotografico per D&G.

0re 12.30: durante l’allenamento a Gattuso sfugge una bestemmia. Kakà si illumina, gli spunta un aureola sulla testa ed esclama: “Padre perdonalo perché non sa quello che fa”.

ore 13.30: Pato non mangia le verdure e Ancelotti lo punisce togliendogli i cartoni animati.

ore 14.00: Pato arriva intristito all’allenamento perchè Goku ancora non riesce ad uccidere Maginbu. Nonno Maldini cerca di fargli forza.

ore 15.00: Gattuso mangia gli ossi avanzati dal pranzo e scodinzola.

ore 16.00: Beckham ha un servizio fotografico per Versace.

ore 16.30: l’altoparlante di Milanello annuncia: Maldini, Bechkam, Emerson, Kaladze, Sheva, Inzaghi, Ambrosini, Seedorf, tutti in infermeria per il cambio del catetere.

ore 17.00: nella corsetta si fa male Kaladze, Galliani chiama Maldini e gli rinnova il contratto per un altro anno ancora.

ore 18.00: Dida viene colpito da una foglia e stramazza al suolo.

ore 18.30: iniziato l’allenamento, appena usciti dalla doccia con i capelli bagnati e fumanti si incrociano gli sguardi di Zambrotta, Bechkam, Kaka, Maldini e Dinho. Accecati dalla loro bellezza vengono travolti da uno stato di trance e si metono ad intonare con annesso balletto “Back street back”

ore 19.00: Beckham si fa delle foto.

ore 20.00: Sheva fa training autogeno per convincersi di saper ancora giocare a calcio.

ore 23.00: Dinho va al The Club, poi al Toqueville, poi all’Hollywood.

ore 24.00: Maldini viene chiamato da Galliani, s’è fatto male Thiago Silva.

ore 1.00: Kaka sveglia l’intero albergo chiedendo soccorso immediato: Pellegatti in mutande e giarrettiera si è infilato nel suo letto implorandolo di rinunciare alla castità.

intervista dell'AD del Milan Galliani.

Adriano Galliani alla Gazzetta delo Sport:


SU DAVID BECKHAM

"Io posso parlare solo di quello che vorrebbe fare la società e il Milan farà di tutto per avere Beckham anche dopo marzo: è evidente che c'è la nostra volontà di tenerlo fino a fine stagione. Una speranza c'è, ma i contratti vanno onorati: se il Galaxy vorrà intavolare una trattativa, saremo ben felici di provarci. Ma i patti sono chiari, hanno ragione loro. Il 9 Marzo Beckham deve tornare in America. Aspettiamo. Il 23 febbraio saranno 23 anni che faccio l'amministratore delegato del Milan e ho imparato una cosa: il destino di un dirigente è legato alle motivazioni del giocatore più che al suo operato. Se Senderos arriva e si rompe un dito del piede e poi incontra difficoltà è un acquisto sbagliato, se Beckham arriva e si inserisce bene e fa più del previsto io sono un genio: non credo sia vera la prima sentenza e nemmeno la seconda".

LO SCUDETTO
"Non so come finirà, ma so che queste tre squadre, Inter, Milan e Juve lotteranno fino alla fine, con l'Inter favorita, e ci sono altre squadre che stanno facendo benissimo, come il Genoa che è a 40 punti. E certo io non sono soddisfatto del secondo posto: la rosa del Milan non ha niente da invidiare a quella dell'Inter e a quella della Juve, con tutto il rispetto. Abbiamo un organico di prim'ordine e già a luglio abbiamo detto che la missione per questa stagione era lo scudetto".

SU CLARENCE SEEDORF
"Seedorf ha una forza interiore che gli consente di superare qualsiasi cosa, ma i tifosi che lo fischiano sono molto ingenerosi verso Clarence e verso il Milan, che non ha mai fatto grandi partite senza il contributo determinante di Seedorf. Il Milan può giocare male se Seedorf gioca bene, ma non può mai accadere il contrario, non può mai giocare bene se lui gioca male. Se Clarence non è al massimo va aspettato, perchè quando è al top è un campione inarrivabile, al livello degli altri nostri grandi attaccanti".

SU ALEXANDRE PATO
"Pato è ancora un ragazzino, ha un talento straordinario e lo sapeva mezzo mondo, già prima che arrivasse al Milan".

SU RONALDINHO
"Dobbiamo recuperarlo ad ogni costo. E' un grande talento e nel girone di andata ci ha dato una bella mano. Mi rendo conto che serve qualche invenzione tattica per farlo convivere con Pato, Kakà, Seedorf, che sono altri campioni straordinari, ma Ronaldinho è un patrimonio del calcio mondiale e va salvaguardato. Il nostro Carletto dovrà pensarci, dovrà studiare qualcosa".

lunedì 2 febbraio 2009

LE ULTIMISSIME DI MERCATO

FONTE: GAZZETTA.IT

QUARESMA
- Sorpresa: Quaresma al Chelsea e non al Tottenham nello scambio con Jenas. Il centrocampista portoghese dell'Inter si trasferisce in Inghilterra in prestito fino a giugno.
AMORUSO AL SIENA - Il Siena ha preso in prestito dal Toro l'attaccante Nicola Amoruso, 32 anni.
LORIA RESTA, OKAKA VA - Presi Diamoutene e Motta, "bloccata" la partenza di Panucci e di Loria. A proposito del primo , ecco il commento diel procuratore Oscar Damiani: "Purtroppo non è andata come volevamo, e Panucci ha deciso di rimanere alla Roma e di mettersi a disposizione, anche se dopo otto anni di Roma non sarà nella lista per la Champions, e la cosa non gli ha fatto certo piacere. Poi sarà Spalletti a fare le sue scelte. È una situazione in cui ci hanno rimesso un po' tutti, ma Panucci farà il suo dovere anche se non è in una situazione idilliaca. Quella dell'Hull era un'offerta molto interessante - risponde Damiani - ma il giocatore ha avuto un ripensamento. Ringrazio il presidente del Toro Cairo per l'interessamento ma non c'erano i presupposti". Da Trigoria si muove invece Stefano Okaka: andrà al Brescia, che così sostituirà lo squalificato Davide Possanzini.
ALTRA INTER - In casa nerazzurra è fatta per Olivier Dacourt, che va al Fulham: il centrocampista dell'Inter ha firmato per il club inglese, dove andrà in prestito.
GASBARRONI AL TORO - Il centrocampista del Genoa, Andrea Gasbarroni, classe 1981, passa al Toro.
LECCE - Viktor Boudianskilascia l'Italia e passa al Khimki Mosca, squadra della serie A russa. I pugliesi hanno annunciato l'ingaggio di Jorge Miguel Ortega Salinas, paraguaiano classe 1991, che giocherà con la Primavera.
BARI SCATENATO - Nuovo rinforzo per il Bari, capolista del campionato cadetto. Il club pugliese ha annunciato l'ingaggio del centrocampista Stefano Guberti.
RINFORZO ATALANTA - Doppio rinforzo per i bergamaschi, che aggiungono un uomo al loro attacco ingaggiando in prestito Gianvito Plasmati dal Catania (26 anni, 13 presenze e 2 reti quest'anno) e uno a centrocampo grazie allo scambio di prestiti con il Parma: a Bergamo arriva il centrale Francesco Parravicini, mentre in Emilia si trasferisce l'esterno Antonino D'Agostino.
SIENA - Formalizzata nel pomeriggio di oggi la risoluzione del prestito con l’Ancona di Mirko Guadalupi, che rientra a Siena per il recupero dopo l’intervento al legamento crociato del ginocchio destro. Cosmin Moti, arrivato in prestito in estate, rientra alla Dinamo Bucarest.
HERNANDEZ A PALERMO - Il Palermo ha acquistato dal Penarol l'attaccante uruguayano Abel Mathias Platero Hernandez, 18 anni. Il giocatore arriva al club rosanero a titolo definitivo firmando un contratto fino al giugno 2013. Hernandez è soprannominato "La Joya" (il gioiello). L'estate scorsa il suo procuratore lo ha portato al Genoa per un periodo di prova, ma non è stato tesserato perché extracomunitario e per le sue non perfette condizioni fisiche. Fa già parte della selezione Under 20 dell'Uruguay con la quale ha preso parte al Campionato sudamericano che si è disputato in Venezuela. "Hernandez è molto promettente - ha dichiarato il presidente Zamparini - un elemento che può far la differenza anche se vorrei che un po' tutti non caricassero eccessivamente di responsabilità questo giovane talento. Il suo arrivo potrebbe essere un primo passo verso una possibile cessione di Cavani? I procuratori cercano sempre di creare delle situazioni per cui a volte possono crearsi dei malintesi. Spero davvero che questo non sarà il caso di Edinson che per noi è una certezza e un elemento di assoluta importanza".

Quaresma-Chelsea: nuova avventura


Come si mormorava nelle ultime ore di mercato, Quaresma sembrava sempre più lontano dall'Inter a causa della sua brutta prestazione contro il Torino e quelle poche volte che Mourinho lo aveva fatto scendere in campo. Questa mattina sembrava dovesse andare in porto lo scambio Quaresma-Jenas del Tottenham, ma all'ultimo i Blues hanno avuto la meglio assicurandosi le prestazioni del giocatore in prestito fino a giugno. Scolari avrà voluto scommettere su questo giocatore che ha allenato quando era CT della nazionale portoghese, magari ci farà vedere un Quaresma diverso che sappia giocare a calcio e possa ricoprire un ruolo da titolare. Quest'operazione sembra potrebbe avvicinare Drogba all'Inter in estate, le ultime lo danno in rotta con mister Scolari, Moratti appunto potrebbe usare il portoghese come contropartita tecnica unito ad un'ottima offerte.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Inter: rivoluzione di mercato. Ma Quaresma?


Siamo alle battute finali del mercato di riparazione invernale, l'Inter sembra essersi scatenata non solo in uscita ma anche in entrata. Dopo un'ennesima prestazione deludente di Quaresma contro il Torino e l'esclusione dalla lista Champions, il portoghese sembra aver fallito l'ultima chance offerta da mister Mourinho che in estate lo aveva voluto fortemente all'Inter impressionato dalla sue prestazioni al Porto e famoso per la sua "Trivela". Ma il Porto non è l'Inter, i tifosi sono molto esigenti e il palcoscenico di San Siro è difficile da sopportare se non si è abituati e così nelle ultime ore stà prendendo corpo l'ipotesi di un trasferimento e Moratti pensa ai 25 milioni di euro spesi per portarlo in Italia. All'orizzonte si profila infatti un clamoroso scambio con il Tottenham: alla corte di Mourinho arriverebbe il 25enne nazionale inglese Jermaine Jenas sul quale recentemente il tecnico portoghese ha espresso giudizi lusinghieri. L'operazione potrebbe essere perfezionata in giornata o magari aspettare giugno, ma quello che è sicuro, Quaresma sembra sempre più lontano dall'Inter viste le sue prestazioni deludenti e la poca utilità alla squadra.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Vince un Milan distratto. Beckham in UEFA


Quella dell'Olimpico è stata una bella partita tra una Lazio che doveva uscire dalla sua serie negativa e il Milan chiamato a confermarsi dopo la serie positiva e il pareggio contro il Genoa. Ancora una volta nel Milan Ronaldinho resta in panchina per far spazio allo Spice-Boy. All'Olimpico la Lazio non vuole sfigurare, nel primo tempo si presenta più volte davanti ad Abbiati che come in un paio di partite a questa parte sembra in uno stato di grazia. Ed è proprio cosi, Abbiati evita alla coppia di attacco Pandev-Zarate la gioia del gol per il vantaggio ma il Milan da grande squadra al primo attacco fa male. Beckham scatta sul filo del fuorigioco, mette in mezzo un pallone delizioso per l'unica punta Pato che di pima con un piattone fulmina Muslera, per il vantaggio rossonero. Si va al riposo su questo risultato ma nella ripresa la musica non cambia, Beckham disegna e gli altri concludono. L'azione del secondo gol del Milan inizia da un ottima punizione dell'inglese che Ambrosini conclude con la sua specialità, il colpo di testa, Muslera è battuto per la seconda volta. A questo punto la Lazio sembra non averne più prima Pato e poi Kakà sfiorano il gol, ma è proprio Ricky a siglare il tre a zero con un'ottima fuga palla al piede e un piattone alla sinistra di Muslera che non può fare altro che raccogliare il pallone in fondo alla rete. Il risultato finale condanna la Lazio, che nelle ultime tre partite ha subito dieci gol, forse Delio Rossi dovrà rivedere qulcosa nella sua squadra che ha perso forse la convinzione giusta. Il Milan conquista un altro bel risultato anche se appare un pò stanco e non all'altezza di quella squadra che mercoledì sera per un tempo intero ha proposto una vera e propria accademia di calcio. Intanto dopo la partita viene resa nota la lista UEFA, inseriti Backham e Nesta fuori Borriello per il lungo infortunio e Emerson che sembra sempre più vicino a cambiare aria.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

domenica 1 febbraio 2009

Il Milan all'Olimpico per avvicinare i cugini e sorpassare la Juve.



I risultati di Juventus e Inter offrono al Milan la possibilità di riaprire i giochi per lo scudetto, in virtù del fatto che i tre scontri diretti devono essere ancora giocati. Il Milan vorrebbe avvicinare i nerazzurri fermati a San Siro dalla banda di Novellino ma sul suo cammino trova una Lazio anch'essa alla caccia del bottino pieno. Il Milan dovrebbe affidarsi per dieci undicesimi alla formazione che ha battuto il Bologna. Ronaldinho ancora in panchina? Sembra di si. Confermato invece Beckham dopo i due gol consecutivi a Bologna e Genoa. Bonera al posto di Maldini, squalificato. Alle 20.45 il fischio di inizio.

Le probabili formazioni di Lazio-Milan, posticipo delle 20.45:

LAZIO (4-3-3)

Muslera; De Silvestri, Siviglia, Rozehnal, Radu; Dabo, Ledesma, Matuzalem; Mauri, Pandev, Zarate.

Allenatore: Delio Rossi.

MILAN (4-3-2-1)

Abbiati; Zambrotta, Favalli, Bonera, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf, Pato.

Allenatore: Carlo Ancelotti.

Arbitro: Rizzoli di Bologna.


Per Radio Hinterland Federico Quarato

Novellino amareggiato: "Potevamo fare 3 punti"


Dopo l'1-1 in casa dei campioni d'Italia e primi in classifica Walter Novellino ai microfoni di Stadio Sprint ha rilasciato queste dichiarazioni.
"Purtroppo certe situazioni su palla inattiva ci condizionano, ma oggi potevamo portare 3 punti a casa. L'Inter è una grande squadra ma con le ripartenze l'abbiamo messa in difficoltà. Stiamo lavorando con tante difficoltà, tanti infortunati. Oggi finalmente ho potuto schierare la squadra che mi piace e abbiamo fatto una grande partita". Soddisfazione anche da parte del presidente Urbano Cairo: "Ho visto una squadra, finalmente. Tutti hanno funzionato bene, hanno contribuito al gioco collettivo. Molto bene. Venire qui a fare punti non è facile, si poteva vincere ma l'Inter nel finale ha avuto buone occasioni. Ora dobbiamo pensare al Chievo, non c'è tempo di godersi il risultato".
Interrogato sul mercato Cairo afferma: "Non voglio dare nomi, ne ho visti tanti, anche troppi. Abbiamo una giornata davanti, Foschi sta facendo molto bene, ha seminato benissimo e credo che domani coglieremo i frutti. Se ci sarà l'opportunità faremo il colpo. Mozart? Mozart o Beethoven...Non illudiamo i tifosi, faremo il possibile per rinforzare la squadra".

Per Radio Hinterland Federico Quarato

1-1 in casa, Mourinho non fa drammi, anzi..



Ecco le dichiarazioni di Josè Mourinho dopo l'1-1 interno contro il Torino rilasciate a Sky nell'immediato dopo partita.
Sulla partita:
"Abbiamo preso un punto, ieri eravamo a 6 punti, ora a 7, se il Milan vince torna a 6 con una gara in meno da giocare. Pareggiare in casa non è mai un risultato che mi piace ma lo accetto. Abbiamo creato tante occasioni. Il Toro si è difeso, mi piace parlare di squadre che fanno la partita della vita. Se avessimo cominciato come abbiamo concluso sarebbe finito diversamente, la squadra ha avuto una reazione fantastica, in 15' ha fatto tutto per vincere. Noi meritavamo di più, ma è un premio per lo spirito fantastico che hanno avuto i granata".
Sull'esclusione di Crespo dalla lista Champion's League:
"La mia lista è praticamente pronta. Samuel è inserito nella lista A, Balotelli nella lista B. Crespo? Non ho spazio per lui, in attacco ho già Ibra, Adriano e Cruz, è difficile per Hernan trovare spazio e mi dispiace. Ho parlato con lui. Adesso è più preparato all'esclusione rispetto a sei mesi fa".
Su Quaresma:
"E' difficile parlare di lui per me, non ha giocato bene, deve avere forza psicologica per sopportare le critiche e reagire in modo positivo. Non è un pubblico facile quello di San Siro, noi siamo dei professionisti che devono avere la forza per affrontare la situazione".

Per Radio Hinterland Federico Quarato

sabato 31 gennaio 2009

Domani si torna in campo tra le polemiche


Siamo alla vigilia della ventiduesima giornata di campionato di seri A; che arriva dopo una settimana piena di polemiche. Nella giornata di venerdì il comitato dei giocatori, in protesta contro le decisioni del tribunale di Losanna di squalificare per un anno Mannini e Possanzini per essersi presentati in ritardo ai controlli anti-doping, hanno deciso che tutte le partite di serie A e B cominceranno con quindici di ritardo. nella stessa giornata, il quotidiano milanese Il Giornale, pubblica la notizia riguardante alcuni illeciti sportivi che riguardano l'Inter e in particolare le ultime tre partite dello scorso campionato. L'Inter avrebbe falsato il risultato per agevolare le scommesse su quelle partite, dove avrebbe potuto chiudere in anticipo il campionato. In serata arriva la smentita dalla bocca del presidente Massimo Moratti che fa rientrare l'allarme illecito. Tornando al campionato, a San Siro arriva il Torino di Novellino che si trova in piena lotta retrocessione, forse non è la squadra adatta per creare dei problemi alla corazzata di mister Mourinho ma tutto dipenderà dall'approccio alla partita di entrambi le squadre. Intanto Mou lascia ancora fuori Balotelli ma poi lo incoraggia: Un giorno capirà chi lo sta aiutando e chi no. Questa situazione mi fa male, è un bravo ragazzo, spero cresca come giocatore e come uomo. Sull'altra sponda del naviglio i rossoneri scendo in campo in serata all'Olimpico contro la Lazio dopo il pareggio subito nel finale dal Genoa del "principe" Milito. La Lazio arriva da due sconfitte pesanti che hanno portato qualche cambiamento nell'undici di Delio Rossi che a fine stagione probabilmente lascerà la panchina. Il Milan dovrà stare attento al desiderio di rivincita dei biancocelesti, che vorranno sicuramente fare bella figura in casa. Nelle rispettive formazioni aria di cambiamenti, la Lazio abbandona forzatamente le tre punte causa l'assenza di Rocchi affidando l'attacco alla coppi Zarate-Pandev; nel Milan c'è il ritorno di Bonera in difesa e si rivede dal primo minuto Ronaldinho che insiame a Kakà e Pato andranno a comporre il KA-PA-RO che tanto piace ai tifosi rossoneri.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

mercoledì 28 gennaio 2009

Milan-Genoa: grande partita. Borriello ancora out


Sapore di Champions questa sera a San Siro tra Milan e Genoa, la due squadre in questo momento sarebbero qualificate a preliminari della più grande competizione europea per club. Il Genoa arriva alla scala del calcio sicuramente per fare bella figura forte del suo bomber Milito, secondo nella classifica marcatori. Il Milan dopo l'ottima partita contro il Bologna, che ha visto anche il primo gol con i colori rossoneri di David Backham, schiererà la stessa formazione con l'esclusione di Senderos che siederà in panchina. Ancora una bocciatura per Ronaldinho, la sua stella dopo l'arrivo di David sembra si sia spenta abbagliata da tutto ciò che si porta dietro lo spice-boy, Ancelotti ha affermato che è un momento che va così e Ronnie tornerà al più presto come ad inizio campionato quando per il Milan sembrava fondamentale. Voci di mercato hanno confermato che David stà seriamente pensando di prolungare la sua permanenza in rossonero e il Milan sembra aver avviato una trattativa con i Galaxy, ma l'ultima decisione dovrà essere dell'inglese entro la fine del mercato di gennaio. Intanto dall'infermeria di Milanello non arrivano buone notizie, quando il calvario sembrava ormai finito, Marco Borriello pronto a prendere parte alla squadra ha sentito un riacutizzarsi del problema al flessore destro probabile per lui un alrto stop di un mese.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Balotelli-Inter: è lotta aperta. Adri tre giornate


Dopo l'esclusione dall'ultima partita di campionato disputata dai nerazzurri a San Siro contro la Sampdoria; ritorna d'attualità il caso Balotelli. Il giovane attaccante che da un po' di tempo a questa parte naviga in cattive acque soprattutto nei rapporti con mister Mourinho, ha fatto parlare ancora di se alla vigilia dell'impegno di questa sera contro il Catania valido per la ventunesima giornata di campionato. Questa sera sulla panchina dell'Inter siederà Baresi, il vice-Mou, il portoghese è stato espulso contro la Samp per qualche parola di troppo all'arbitro. Baresi nella consueta conferenza pre-partita ha escluso ancora una volta la presenza del giovane attaccante non per scelta tecnica ma giustificando l'esclusione per motivi disciplinari, voci affermano che è stato lo stesso Balotelli a rifiutare la convocazione. La società intanto ha voluto confermare che Balotelli è dell'Inter e che non si muoverà dall'Inter ma che se continua così potrebbe tornare a farsi le ossa in Primavera. Questo strano atteggiamento del giovane attaccante e i provvedimenti adottati da Mourinho possono essere la causa delle troppe voci di mercato che hanno destabilizzato l'ambiente. Spesso Balotelli ha chiesto alla società di essere ceduto in prestito per sei mesi con la possibilità di giocare con più continuità in un'altra squadra, il West Ham sembrava la meta preferita, ma l'Inter non è mai stato d'accordo su questa possibilità rifiutando le richieste del giovane. Questa sera l'Inter a Catania ritrova Ibrahimovic ma deve affrontare i problemi difensivi con l'assenza di Chivu e Samuel, la coppia centrale potrebbe essere Cordoba-Burdisso. In settimana intanto la corte di giustizia federale della FIGC ha confermato le tre giornate di squalifica ad Adriano dopo la partita contro la Samp per un pugno rifilato a Gastaldello sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

domenica 25 gennaio 2009

Milan sul velluto a Bologna

Con Ronaldinho e Dida in panchina, Emerson in tribuna e Thiago Silva inutilizzabile, un Milan meno brasiliano del solito liquida la pratica Bologna con quattro gol ma qualche incertezza di troppo. Pronti via è il Bologna a spaventare i rossoneri prima di passare in vantaggio su calcio di rigore concesso per il fallo di Maldini(ammonito) su Amoroso. Di Vaio dal dischetto firma il vantaggio rossoblu. Ma nella sua settimana da protagonista non può essere che Kakà a prendere per mano il suo Milan e trascinarlo alla terza vittoria esterna in questo campionato.
E' suo il tiro che Antonioli non trattiene e Seedorf può ribadire in rete per il momentaneo pareggio.
Passa qualche minuto e l'arbitro concede un rigore ai rossoneri per atterramento di Zambrotta alquanto dubbio. Kakà dagli undici metri non perdona.
Cresce il Milan nel momento di poca lucidità del Bologna che perde Mudingayi per doppio giallo.
Kakà decide che è il momento di deliziare il Dall'Ara; smarcato da un delizioso tacco di Pato il trequartista futuro capitano dei rossoneri si accentra e lascia partire un sinistro imparabile per il tuttavia buon Antonioli.
Nel secondo tempo è soltanto accademia dei giocatori in maglia bianca che scalano in seconda e rallentano il gioco. C'è spazio per i lampi di Di Vaio, su cui Abbiati si conferma in stato di grazia, e per le azioni manovrate dell'attacco milanista da cui nasce il quarto gol di giornata. Seedorf apre per David Beckham che da posizione defilata decide che è giunto il momento per entrare nel cuore dei tifosi rossoneri. Gran destro che si infila alla sinistra del malcapitato numero 1 avversario. 4-1 al Dall'Ara e Milan che momentaneamente si avvicna a soli tre punti dai cugini capolista in compagnia della Juve.
Bella prova del centrocampista inglese su cui Galliani a fine partita dichiara: "Al momento purtroppo i contratti dicono che non potrà restare. Vedremo. Però e bizzarra questa cosa, prima i giornali dicevano che fosse solo un'operazione di marketing mentre oggi ci chiedono di tenerlo".

Per Radio Hinterland Federico Quarato

giovedì 22 gennaio 2009

Inter avanza in Coppa Italia.


Il gol vittoria è di quelli viziati da un fuorigioco netto, che fanno imbestialire gli avversari.
Inter avanti anche in Tim Cup grazie al 2-1 rifilato alla Roma con la gentile collaborazione della terna arbitrale.
Al gol di Adriano, secondo consecutivo nella competizione, aveva risposto Taddei per la visibile gioia di Spalletti, che teneva particolarmente al torneo nazionale.
In occasione del gol di vantaggio del solito Ibra, il colpo di testa sulla cui ribattuta lo svedese mette la palla in rete è in netta posizione di off-side. Recrimina Rosella Sensi e lo fa anche Mister Spalletti.
Mourinho invece si gode il successo, la buona prova dell'esordiente classe '91 Santon, un Adriano in ripresa e il solito decisivo Zlatan. Si ricorderà Josè che Ibra domenica sarà squalificato?

Per Radio Hinterland Federico Quarato

Thiago Silva, buona la prima.

All'AWD Arena tra Milan e Hannover termina 3-2 grazie ad una doppietta di Inzaghi e a un bel gol di Shevchenko. Sufficiente l'esordio di Silva, che si è dimostrato abbastanza sicuro di sè al centro della difesa rossonera. Buoni segnali da Beckham che ha sfiorato il gol su calcio di punizione e ottima prova di Pippo Inzaghi, che con una doppietta firma la vittoria nell'amichevole tedesca di Hannover, che segue l'Emirates Cup giocata contro l'Amburgo. Due vittorie incoraggianti contro due tedesche a poche settimane dalla sfida di Uefa contro il Werder Brema.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

mercoledì 21 gennaio 2009

L'esordio di Thiago Silva



Due giorni dopo la notte che ha messo la parola fine sull'affare Kakà-City, questa sera il Milan scende in campo per l'amichevole con l'Hannover. Sarà anche la serata di esordio per il difensore brasiliano Thiago Silva; arrivato al Milan l'undici dicembre, può disputare solo partite non ufficiali. Il brasiliano appunto essendo extra-comunitario, ha trovato la strada sbarrata per l'arrivo in estate di Shevchenko e Viudez, prendendo parte alla squadra in attesa dell'esordio ufficiale dell'anno prossimo. Thiago Silva ventiquattro anni, è una pedina in più da aggiungere alla grande famiglia brasiliana che da qualche anno a questa parte rappresenta il punto forte del Milan, sia per quanto riguarda il gioco che per gli ottimi rapporti tra i giocatori. Thiago Silva intervistato dalla "Gazzetta dello Sport" ha esternato tutta la sua felicità per il lieto fine dell'affare Kakà - "Sono contento che Kakà sia rimasto perché lui è il calcio. Con tutti i brasiliani che ci sono mi trovo bene, qui mi sento in famiglia". Il brasiliano ha poi speso alcune parole di elogio per il suo amico Pato, che questa sera non scenderà in campo, conosciuto nelle giovanili della nazionale brasiliana. Allora non ci resta che guardare la partita e osservare quello che potrebbe essere il perno della difesa rossonera in futuro.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

martedì 20 gennaio 2009

Kakà - Milan: ancora insieme.


"Tutti i messaggi che mi arrivavano dicevano di scegliere con il cuore e penso che alla fine questa scelta è stata così. Non è assolutamente economica. Ci sono state delle notizie, delle voci, tante speculazioni, che in questi giorni fanno fatto anche una brutta idea di mio papà. Non è così, io non ho mai litigato con mio papà. Le mie decisioni sono sempre in famiglia, mia moglie è stata bravissima, mi ha aiutato, mi ha sempre sostenuto in tutte le mie decisioni. La mia famiglia è stata bravissima e in nessun momento mi ha spinto ad andare da una parte o dall'altra. Alla fine ha contato la mia storia, dove sono legato e dove è in realtà il mio cuore. Tutti i messaggi che mi arrivavano mi dicevano di scegliere con il cuore. E io così ho fatto. Non è una stata una scelta economica. È sempre stato il Milan ad accontentarmi. Devo ringraziare Galliani, Berlusconi, Leonardo che è più di un amico. Ora voglio solo stare tranquillo e vincere. La gara di sabato è stata fuori dal comune, ero molto emozionato, anche dai tanti bambini che mi hanno dedicato i loro disegni. Quando sono andato via dal San Paolo una parte del pubblico, mi contestava. Ora tutti i tifosi sono qui a gridare il mio nome, sono molto contento. Sono a casa con un paio di amici a festeggiare. Il Milan è casa mia, nemmeno per trenta secondi ho pensato di andare al Manchester City".
Queste le parole di Kakà a Milan Channel, parole che hanno messo fine a una telenovela che ha sicuramente agitato le acque del calciomercato e messo in apprensione i tifosi rossoneri.
In via Aurelio Saffi ieri sera (dove mi trovavo per Radio Hinterland), sotto il portone di casa Leite una cinquantina di tifosi aspettavano un annuncio importante. Così è stato, Kakà si è affacciato dalla finestra della sua abitazione sorrdendo e battendo le mani, dopo qualche secondo eccolo mostrare la maglia rossonera. Nel frattempo Silvio Berlusconi interviene al Processo di Biscardi per confermare quello che da qualche ora era nell'aria, Ricky non si muove.
E' finita l'agonia dei tantissimi tifosi che mai avrebbero immaginato la propria squadra senza il suo idolo incontrastato.
Ha vinto l'attaccamento alla la maglia, l'amore dei tifosi, il legame con la città; da tutto questo ne è uscito un Kakà eroe, capitano subito dopo Maldini?
Forse, ma come dice Ricky si può essere leader senza fascia, e lui lo è, ora più che mai.
Mexes, Essien e Adebayor?
Kakà, Kakà, Kakà: tutta la vita.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

Inter, che stop a bergamo.


Un' Atalanta in formissima stende l'Inter, imballata in difesa, immobile a centrocampo, inoffensiva in attacco. Bastano 45' all'Inter, per affondare sotto i colpi di Doni e compagni, nella peggior partita dell'era Mourinho.
Del Neri, senza Cigarini, imposta la partitaispirandosi e Giampaolo e Allegri che avevano messo l'inter in difficoltà a Siena e a San Siro nel pareggio con il Cagliari. Ritmo alto, passaggi veloci e corti, esterni alti per annientare Maicon e Maxwell. L'impostazione è giusta, Floccari e Doni colpiscono i milanesi: girata davanti a Cordoba (1-0), doppio centro prima su punizione deviata con il pugno da Ibra, e quindi di testa, del capitano della Dea. 3-0 al 33'.
Il secosno tempo è ordinaria amministrazione e il gol del solito Ibra non spaventa i bergamaschi, che ora possono puntare ad un posto in Europa.
1 punto nelle ultime due partite, è crisi?

Per Radio Hinterland Federico Quarato

domenica 18 gennaio 2009

Kakà-City: non è detta l'ultima, Real concretizza


Ormai da una settimana a questa parte chiunque parli di calcio, non può non mettere in primo piano quello che potrebbe essere il movimento di mercato più costoso della storia del calcio italiano. Il City degli sceicchi pronto a ricoprire d'oro l'asso brasiliano del milan. Tra molte smentite e poche conferme, la cosa certa è che un'ipotetica offerta a tre cifre è nella sede di via Turati pronta a strappare Kakà dai colori rossoneri; dall'altra parte per il giocatore si profila un contratto astronomico da 15 milioni d'euro a stagione. Nella serata di ieri al Meazza, il milan è sceso in campo contro la Fiorentina ottenendo un'ottima vittoria con gol di Pato, utile agli obiettivi stagionali degli uomini di Ancelotti. Ma l'impressione è stata che ai tifosi importasse veramente poco delle partita e del risultato: un solo coro e striscioni tutti per Kakà. A fine partita l'abbraccio con i compagni ha tante interpretazioni, ma solo lui può veramente sapere che significato aveva, se era un conforto per le forti pressioni del momento o forse l'ultima volta che lo si vedeva correre sul prato del Meazza con i colori rossoneri. Gli ultimi sviluppi della trattativa vedono le smentite dello sceicco per quanto riguarda l'offerta di 100 milioni di euro al Milan e di Braida, che all'ANSA afferma di non aver mai detto che Kakà sia stato già venduto al City. Intanto, notizia delle ultime ore, la proposta nell'aria da parte del Real Madrid si fa concreta: 80 milioni di euro al Milan più Sergio Ramos. Nel pomeriggio Kakà non si è presentato alle sfilate di Armani, dove era atteso, forse del tempo in più per pensare se accettare l'offerta. Domani in serata è atteso un sit-in davanti alla sede rossonera da parte dei tifosi milanisti contrari alla cessione dell'asso brasiliano.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Nell'ultima(?) di Kakà, brilla la stella di Pato.


Atmosfera particolare al Meazza ieri sera.

Decine di striscioni che invitano Kakà a restare, un unico incessante coro lungo tutta la partita: "NON SI VENDE KAKA'". E' questa la risposta del tifo rossonero alla voce di mercato che ha scosso l'intero mondo del calcio. Kakà non si tocca, il messaggio è chiaro, si spera che la dirigenza lo abbia capito.

E Ricky risponde al suo pubblico battendosi più volte la mano sul cuore, su quella maglietta rossa e nera. Mai potremmo immagnarci che quella maglia diventi improvvisamente azzurra, neanche per tutto l'oro del mondo.

Il bambino d'oro ha giocato una partita un po' egoista, cercando spesso la soluzione personale, per cercare di regalare forse l'ultima perla ai tifosi che in queste sei stagioni lo hanno eletto a idolo incontrastato di questa squadra.

Difficile pensare che Kakà abbia già scelto di prendere una strada diversa da quella che ha percorso finora e ha dichiarato di voler percorrere invecchiando in questo stadio, diventando un giorno capitano del suo Milan.

Ha siglato 86 gol, e tra il primo di testa nel suo primo derby e l'ultimo contro l'Udinese Kakà ha vinto uno scudetto, una Champion's, una supercoppa europea e una italiana, il mondiale per club, il pallone d'oro, il Fifa World Player...

E' l'anima del diavolo, non si vende, come recitava uno dei più ispirati striscioni del San Siro teatro di Milan-Fiorentina. Ah già si giocava Milan-Fiorentina.

1-0, gol del papero, uno che in questo periodo è abbonato alla marcatura.

Per il resto un grande Abbiati e segnali positivi da Senderos.

Un unico coro ha sovrastato tutto. Cantiamolo tutti insieme.

NON SI VENDE KAKA'


Per Radio Hinterland Federico Quarato

giovedì 15 gennaio 2009

Kakà-City, questa volta si può fare.

150 milioni di euro al Milan, 15 a stagione per il brasiliano. Questa è l'offerta che ha fatto vacillare il Milan e lo stesso Kakà nonostante le dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa al collega di Sport Mediaset Carlo Pelegatti. Il nodo è l'ingaggio offerto al giocatore che se rifiutasse l'offerta del City chiederebbe un adeguamento dell'ingaggio a una cifra poco inferiore a quella promessa dagli sceicchi di Abu Dhabi. Questo il Milan non può permetterselo, e una plusvalenza di 141 milioni di euro per una società che prima di tutto è un'azienda, sta facendo vacillare i vertici del Milan.
Si può fare, il Milan può contare su Ronaldinho, Pato, Borriello e Paloschi per il futuro e fare un'operazione simile a quella che portò Zidane dalla Juventus a Madrid per 195 miliardi di lire.
Kakà è nel cure dei tifosi rossoneri e immaginarlo con la maglia dei Citiziens non è certo facile,
Il Milan ha fatto sapere questo tramite il suo canale telematico.

"E' un momento delicato. C'e' un'offerta del Manchester City per Kaka' e viene ponderata dal Milan
-ha annunciato con tono alquanto accurato Mauro Suma, direttore di Milan Channel- Ponderata non significa decisa o accettata. Non siamo di fronte a una decisione presa o a un fatto compiuto. Ci sono ancora ore e giorni davanti".
Un segnale, che qualcosa di vero c'è e francamente, ho le stesse sensazioni provate prima dell'addio di Sheva.
Si può andare avanti senza Ricky?
Seguiranno aggiornamenti.

martedì 13 gennaio 2009

Grande ospite a sorpresa Venerdì prossimo!

Venerdì 16-1 torna Tutti pazzi per il calcio, e lo fa in grande stile con un grande ospite in collegamento telefonico. Si tratta di un giornalista e opinionista nerazzurro amatissimo dai calciofili lombardi che ha gentilmente accettato il nostro invito a intervenire in diretta. Non vi sveliamo nient'altro, l'appuntamento è per le 18.40 di Venerdì prossimo sempre con i nostri conduttori Federico Quarato e Manuel Carpinelli.

lunedì 12 gennaio 2009

Intervista ad Alberto Figliolia

Segnalata dal blog di uno dei coautori di "Eravamo in centomila" ecco l'intervista ad Alberto Figliolia dei nostri Federico e Manuel

http://www.rhprogrammi.com/figliolia/intervista.html

Pato non basta. 2-2 all'Olimpico.


Nel Milan tutto qualità e spettacolo la curiosità è per l'esordio di David Beckham, gettato nella mischia dal 1' . Le sei stelle in campo(Pirlo, Seedorf, Beckham, Kakà, Ronaldinho e Pato) non sembrano trovare i ritmi giusti per costruire la manovra offensiva del Milan e subiscono i contropiedi giallorossi. Il gol di Vucinic è un lampo nella noia del primo tempo dove le due squadre pensano più a studiarsi senza colpire l'avversario(nessun tiro in porta per il Milan nella prima frazione di gioco).
Il secondo tempo è decisamente più divertente e la stella che si illumina è quella di Alexandre Pato.
Il papero prima mette in rete da due passi un pallone invitante servito da Kakà poi nel giro di cinque minuti raddoppia con un gol-capolavoro. Folgorante l'accelerazione con cui supera Mexes(non proprio l'ultimo panchinaro,uno che solo Domenech non convocherebbe in nazionale), magistrale il cucchiao con il quale supera Doni. 2 gol che gelano(non che ce ne fosse bisogno dato le temperature) l'Olimpico e accendono le speranze dei rossoneri di vedere da più vicino i cuginetti capoclasse.
Ma è di nuovo Mirko Vucinic a salvare i suoi da una sconfitta demeritata con un gol di testa che nasce da uno sfortunato rimpallo di Pirlo. Con un po' di fortuna la Roma agguanta il pareggio e va vicino al gol-vittoria con Aquilani. Risponde Kakà ma Doni è prodigioso nell'intervento ke toglie il pallone dalla testa di Pirlo. Finisce 2-2.
Beckham promosso, Pato in serata di grazia, Ronaldinho spento, Seedorf poco lucido, Kakà sacrificato, Pirlo in ripresa. Ecco il borsino delle stelle. La prossima volta però, gradiremmo anche un po' più di grinta e polmoni.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

domenica 11 gennaio 2009

Roma-Milan: le probabili formazioni

Roma Milan



Doni32
Cassetti77
Mexes5
Juan4
Riise17
Perrotta20
De Rossi16
Brighi33
Pizarro7
Baptista19
Vucinic9
12Abbiati
15Zambrotta
4Kaladze
3Maldini
18Jankulovski
84Flamini
21Pirlo
10Seedorf
22Kakà
80Ronaldinho
7Pato
panchine
Artur25
Loria15
Panucci2
Cicinho3
Aquilani8
Taddei11
Montella23

All.Spalletti
1Dida
19Favalli
77Antonini
23Ambrosini
32Beckham
76Shevchenko
9Inzaghi

All.Ancelotti

Acquafresca frena la corsa dell'Inter: 1-1


L'anticipo serale della diciottesima di serie A vede il Cagliari di Allegri affrontare i campioni d' inverno dell'Inter.
Senza Maicon, Adriano e Balotelli l'Inter si affida alla coppia d'attacco Ibrahimovic-Cruz per provare a mettere in difficoltà la difesa cagliaritana, priva di Bianco e Lopez.
Il primo tempo è tanta, tanta noia, l'Inter ci prova con Chivu e Ibra, ma la difesa del Cagliari si chiude bene e solo Zanetti mette in difficoltà i rossoblu con due incursioni sulla destra.
Il secondo tempo inizia nel segno del neo-entrato Quaresma, due conclusioni per lui e una pioggia di fischi. Dopo una conclusione di ibra vicino al palo, è Acquafresca a scaldare i tifosi, nel gelo di San Siro. Lancio di Fini, Samuel lascia Acquafresca solo davanti a Julio Cesar e il giovane attaccante(il cui cartellino è proprio dell'Inter) non sbaglia.
Pochi minuti più tardi Biondini e di nuovo Acquafresca vanno vicinissimo al clamoroso raddoppio ma è l'Inter a trovare la via del gol. Crespo, appena entrato, si inventa terzino fluidificante e la sua penetrazione sulla fascia condita dal velenoso tiro-cross per Ibra è perfetta. 1-1 sarà il risultato finale del Meazza e nè Cossu nè Muntari trasformeranno le loro palle gol in chiusura di partita.
L'Inter "schiacciasassi" dà segnali di umanità lasciando per strada due punti importanti(a detta di Mourinho i sui ragazzi ieri sera ne hanno guadagnato uno: punti di vista), Juventus e Milan hanno l'opportunità di provare a riavvicinarsi.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

giovedì 8 gennaio 2009

Balotelli via a Gennaio? Radio Hinterland lo aveva detto tanto tempo fa.

Vi (ri)pubblichiamo un articolo dei Federico Quarato del 19 Novembre scorso.
In puntata diversi ascoltatori avevano dato dello "squilibrato" al nostro Federico per aver ipotizzato un addio del giovanissimo attaccante ma ora che il malcontento di Mario è trapelato da Appiano Gentile la notizia viene presa meglio dal pubblico. Aveva ragione o no, il nostro conduttore, che effettivamente un problema c'è?

"Josè Mourinho ha chiesto più volte negli ultimi giorni di sfoltire la rosa, soprattutto il pacchetto offensivo. L'allenatore dell'Inter ha chiesto a Massimo Moratti di lasciar partire due attaccanti, per poter lavorare meglio con meno uomini e applicare più agilmente il turn-over nelle tre competizioni.
Il primo partente sarà quasi sicuramente Crespo, il Valdanito potrebbe approdare a Madrid già a Gennaio ma se salterà la trattativa con le Merengues sembra intenzionato a cercare la sua destinazione altrove.
Adriano questa mattina ha chiuso le porte in faccia all'Inter, ha comunicato alla società di restare solamente a condizione di giocare di più. Adriano sarà libero da vincoli contrattuali nel 2010 e l'ipotesi Milan è quella più gradita al giocatore; l'Imperatore potrebbe partire in prestito a Gennaio e tornare in Brasile, per indossare la maglia del Flamengo ma anche il Palermo si era fatto avanti per ottenere in prestito il centravanti nerazzurro. L'Inter rimanderebbe così il probema alla prossima estate aspettando qualche sostanziosa offerta economica.
Massimo Moratti dal canto suo non vuole che Adriano finisca ai cugini e sa perfettamente che il suo giocatore gradirebbe proprio la destinazione Milanello. Per evitare questa beffa farà di tutto per trattenere il giocatore e far sì che diventi pedina fondamentale della nuova Inter di Mourinho.
Potrebbe quindi partire Balotelli, sulle cui piste si sono fatti vedere Villareal(timoroso di perdere Giuseppe Rossi che piace a Roma e Juve) Manchester City e Real Madrid, portando nelle casse dell'Inter(che ha chiuso il bilancio con una perdita di 148 mln) una straordinaria plusvalenza. Il giocatore vorrebbe restare all'Inter, ma giocare poco non piace a nessuno e SuperMario ha fatto sapere di non gradire la troppa panchina.
Intanto è partito Dacourt, come avevamo annunciato in largo anticipo rispetto ai colleghi.

Per Radio Hinterland Federico Quarato"

lunedì 5 gennaio 2009

Nesta, forse ci siamo.


Non riusciva più a stare zitto e sopportare le voci che lo volevano vicino al ritiro per i problemi alla schiena. E Alessandro Nesta ha risposto per le rime:

"In queste settimane ho lavorato sodo: due sedute al giorno, una al mattino, l'altra al pomeriggio, ho saltato l'appuntamento di Dubai proprio per questo motivo - ha raccontato in un'intervista al 'Giornale' - Torno in Italia il 14 gennaio e torno per giocare, non certo per dare l'addio al calcio e alla carriera".

Nonostante queste dichiarazioni del centrale rossonero, il Milan è sempre alla ricerca di un rinforzo per il pacchetto arretrato, o forse due.
Si vocifera infatti di un doppio trasferimento dal Liverpool a Milano, che riguarderebbe Daniel Agger(il danese si libererebbe a luglio per 7 milioni di Euro) valutato dal Milan 9 mln, ma si arrriverebbe a 10/11 mln includendo anche il prestito di Dossena, il laterale sinistro che Galliani ha dichiarato di cercare insistitamente. Con la speranza che Nesta possa presto tornare a guidare la difesa del diavolo, i due innesti potrebbero portare del valore aggiunto per una squadra ancora in lotta sui due fronti che vorrebbe trasformare in titoli.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

sabato 3 gennaio 2009

Juan Maldonado: ipotesi Milan.

Adriano Galliani ha dichiarato di voler portare a Milano un esterno sinistro di valore, il nome più fresco tra le voci di mercato che vedono anche Agger e Gallas (insistenti voci dall'Inghilterra parlano di uno scambio con Senderos, il cui cartellino è ancora dei Gunners) vicini ai rossoneri, è quello di Juan Maldonado. Il 26enne giocatore del Flamengo è comunitario grazie al suo passaporto spagnolo e il suo contratto scadrà nel 2010. Ma la società rossonera potrebbe concludere l'affare nella finestra di mercato invernale.
"Juan resta al Flamengo a meno di una proposta importante da un grande club straniero. Il contratto che ha col Flamengo è ottimo e i soldi non sarebbero un problema. Se Juan dovesse andare via sarebbe solo per un club in grado di offrirgli la possibilità di vincere trofei e visibilità internazionale, non per lasciare semplicemente il Brasile". Queste le parole del suo procuratore Eduardo Uram che hanno aperto gli spiragli per una cessione già a Gennaio. La clausula di rescissione del contratto, in scadenza nel 2010 è di 5 milioni e mezzo di euro.
Sarà lui il rinforzo per la difesa di Carlo Ancelotti?

Per Radio Hinterland Federico Quarato.