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"Il gioco del calcio è una sorta di mistero agonistico,[...]la partita di calcio è una lunga trama il cui epos viene colto nei suoi aspetti più evidenti e comuni. Ma come una sinfonia o un poema, anche la partita di calcio può offrirsi in mille e un aspetti diversi a chi la segue con gli occhi, il sentimento e la ragione. La partita è un dramma agonistico completo. L'esito finale determina traumi psicologici ai quali non sono quasi mai indifferenti le coronarie di un uomo bennato[...]" Gianni Brera, 1978

martedì 25 novembre 2008

Passo falso Milan.


Finisce 2-2 all'Olimpico di Torino il posticipo della tredicesima giornata di serie A.
Il Milan scende in campo dopo 69 gorni con il suo metronomo Andrea Pirlo e un tridente tutto brasiliano mentre il Torino si affida a Rosina e Stellone. E sono proprio questi due giocatori a firmare il vantaggio granata arrivato dopo un buon inizio fatto di velocità e carattere. Al 25' infatti Rosina disegna un bel cross per la testa di Stellone che infila Abbiati.
Servono solo 4' ai rossoneri per raggiungere il Toro. Gattuso serve magistralmente Pato che in mezzo all'area stoppa come solo i grandi attaccanti sanno fare e gonfia la rete dei padroni di casa.
Il Milan continua ad attaccare e Kakà ottiene un calcio piazzato dal limite. Ronaldinho sistema i pallone e disegna una traiettoria impossibile per Sereni.
Nel secondo tempo il Milan continua ad attaccare e Pato sfiora il gol in due occasioni; Dinho in area prova la conclusione ma Pratali con il braccio ferma il pallone. Per Farina è tutto regolare ma l'arbitro non è dello stesso avviso qualche minuto più tardi, quando il fallo di mano di Kaladze viene puntito con il giallo e con i calcio di rigore per il Toro.
Rosina realizza e il Torino acciuffa un pareggio tra le polemiche per il grave errore arbitrale.
L'Inter abbozza così la prima fuga della stagione, ma 3 punti, con 25 partite da giocare, sono pochissimi.

Per Radio Hinterland Federico Quarato