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"Il gioco del calcio è una sorta di mistero agonistico,[...]la partita di calcio è una lunga trama il cui epos viene colto nei suoi aspetti più evidenti e comuni. Ma come una sinfonia o un poema, anche la partita di calcio può offrirsi in mille e un aspetti diversi a chi la segue con gli occhi, il sentimento e la ragione. La partita è un dramma agonistico completo. L'esito finale determina traumi psicologici ai quali non sono quasi mai indifferenti le coronarie di un uomo bennato[...]" Gianni Brera, 1978

domenica 16 novembre 2008

Nulla è cambiato.

Inter sempre al comando, Milan ancora a un punto.
Ibra trascina i nerazzurri, che non poco hanno faticato nella prima frazione di gara; Kakà firma la vittoria dei rossoneri in una partita poco brillante che solo nel finale ha fatto intravedere qualche sprazzo di bel gioco.

Sabato sera, nell'anticipo del Barbera è il genio dello svedese che si accende per illuminare una serata che stava prendendo una brutta piega per i milanesi. L'Inter fatica a trovare la via della porta ma ci pensa Ibra a confezionare due gol-capolavoro e una bella cartolina, destinatario: France Football. La Juve è di nuovo lontana 3 punti, ma stavolta anche solo 7 giorni.




Il Milan scende in campo alle 15.00 in quel del Giuseppe Meazza senza Pirlo, Ambrosini, Borriello, Antonini, Maldini e Zambrotta. Il Milan non si esprime ai suoi livelli ma un generoso calcio di rigore assenato al 14' indirizza la partita sui binari giusti per i rossoneri. Kakà porta in vantaggio i suoi. Il resto è noia. Ci prova il Chievo, trascinato da Luciano, ma Abbiati c'è. Sol nel finale Jankulovski sfiora il gol in due occasioni e il passivo per il Chievo rischia di diventare ingeneroso. 3 punti per rimanere in scia, aspettando il dery d'Italia.



Per Radio Hinterland Federico Quarato