
Sono due colpi di testa in zona Cesarini le azioni chiave della domenica calcistica milanese.
Quello di Julio Cruz che spedisce l’Inter in vetta alla classifica e quello di Andrea Esposito che ridimensiona un Milan sprecone nel posticipo del Via del Mare.
Nel pomeriggio i nerazzurri a San Siro faticano contro l’Udinese e per tutto il primo tempo lasciano il passo alla squadra di Pasquale Marino guidata da un eccellente D’Agostino. Lo spettacolo in scena al Meazza non è certo dei migliori e il pubblico interista, innervosito dalle inutili giocate di Quaresma si spazientisce. L’Inter nel finale aumenta il ritmo e ci mette la grinta giusta per evitare il terzo 0-0 nelle ultime quattro uscite di campionato; l’uomo della provvidenza è il solito Cruz che su calcio d’angolo al ’93 trova la capocciata vincente. 1-0. Inter capolista. Solito film.
Nel posticipo di Lecce il Milan scende in campo con Ronaldinho e Kakà davanti a Borriello per portare a termine l’operazione sorpasso ai cugini nerazzurri. Il Milan ci prova per tutta la gara costruendo tante palle gol sprecate da Borriello, lontano parente di quello ammirato lo scorso anno a Marassi. E’ il ’79 quando Pato, subentrato a Flamini, mette in mezzo un pallone velenoso a Ronaldinho che in spaccata spedisce il pallone in rete. Sorpasso riuscito, se non fosse per Esposito che trova il colpo di testa vincente su palla inattiva al ’93. 1-1 a Lecce e Milan secondo in classifica insieme al Napoli di Reja. Inedito.
Che bel campionato.
Per Radio Hinterland Federico Quarato