TUTTI I VENERDI' ALLE 18.40. NON MANCATE!

"Il gioco del calcio è una sorta di mistero agonistico,[...]la partita di calcio è una lunga trama il cui epos viene colto nei suoi aspetti più evidenti e comuni. Ma come una sinfonia o un poema, anche la partita di calcio può offrirsi in mille e un aspetti diversi a chi la segue con gli occhi, il sentimento e la ragione. La partita è un dramma agonistico completo. L'esito finale determina traumi psicologici ai quali non sono quasi mai indifferenti le coronarie di un uomo bennato[...]" Gianni Brera, 1978

martedì 24 febbraio 2009

Muorinho:"Vinciamo noi!"

Il tecnico dell’Inter Josè Mourinho presenta così la partita di Champion’s di domani sera contro il Manchester United.

«Ci presentiamo in una forma fisica e psicologica forte e tatticamente sappiamo cosa dobbiamo fare in campo. Non voglio che i miei giocatori si sentano sotto pressione, voglio che giochino questa partita con grande piacere e la prima cosa che dirò domani loro è che ho grandissima fiducia sul fatto che possiamo farcela . Conosco il Manchester dal 2004, è la miglior squadra al mondo a giocare in contropiede, uccide il suo avversario in transizione, ha Berbatov che ha qualità tecniche fantastiche e poi Ronaldo, Rooney, Tevez o Park che fanno la differenza dando profondità, velocità, ci vorrà una grandissima concentrazione. Abbiamo bisogno del sostegno del pubblico. Se sappiamo che all’Old Trafford giocheremo contro 12, il Manchester a San Siro deve giocare contro 12. infortunato. Mi aspetto una grandissima partita, voglio che il mondo sia felice di guardare questa sfida in tv»

C’è grande fiducia da parte del portoghese che spera quest’anno di tornare a conquistare quella coppa già conquistata sulla panchina del Porto nel 2004.

Federico Quarato

Beckham:"Crediamo nello scudetto."

A Milanello c’è chi ancora chi crede alla rincorsa sull’Inter. Si tratta di David Beckham uno dei protagonisti di questa stagione rossonera. Intervistato all’Adidas Store, protagonista di un’operazione pubblicitaria, l’ex di Manchester e Real ha rilasciato diverse dichiarazioni sulla sua situazione e su quella del suo attuale club.

«E’ stato importante restare attaccati alla Juve. Lo scudetto? Non dico mai che è finita, anzi lavoro duramente perché i punti che attualmente ci dividono dall’Inter si riducano. E’ vero che i punti di distacco dall’Inter sono tanti, ma io continuo a pensare che siamo la squadra italiana più forte». Sulle dichiarazioni velenose di Mourinho: «Per me lui è un grande manager, come allenatore lo rispetto. Ma non penso che Inzaghi meriti di essere squalificato. E’ un grande giocatore che lavora duro per la squadra, per noi è molto importante». Il centrocampista inglese ha poi continuato parlando del suo futuro in rossonero: «In questi giorni non ho parlato con nessuno dei Los Angeles Galaxy, se ne è occupato il mio avvocato». Sulla supersfida di Champion’s David sembra avere le idee chiare:«Da rossonero e da tifoso di vecchia data del Manchester non posso che tifare per lo United. Penso comunque che la triplice sfida Italia - Inghilterra offrirà delle bellissime partite. Infatti domani sera sarò a S. Siro».

Federico Quarato

domenica 22 febbraio 2009

Addio a Candido Cannavò


Si è spento questa mattina alle 8:45 nell'ospedale Santa Rita in Milano il direttore onorario della Gazzetta dello Sport. Candido Cannavò aveva 78 anni ed era stato ricoverato nella giornata di giovedi scorso dopo un malore accusato proprio nella sede del quotidiano sportivo, mentre si trovava in mensa con tutti i suoi colleghi. Candido aveva detto ai suoi figli che ce l'avrebbe fatta anche questa volta, fino all'ultimo è rimasto attaccato al suo giornale, ricordando ai capi redattori in quale archivio aveva salvato l'articolo per venerdì. Da quando non era più direttore, Cannavò scriveva il suo editoriale -rubrica all'interno del quotidiano dal titolo Fatemi Capire, analizzando il campionato e le coppe di calcio e raccontando tutto lo sport in generale facendo risaltare quel tratto inconfondibile della sua scrittura. Svogliando la "rosa" di questi ultimi due giorni si sente già la mancanza di quella penna così importante, l'abitudine di leggere i suoi articoli di capire i pensieri di un uomo che è stato immerso nello sport e per quasi ventanni alla direzione del maggiore quotidiano sportivo. Infatti Cannavò lascio la poltrona più importante di Via Solferino (sede del gruppo RCS) nel marzo del 2002 andando poi a ricoprire il ruolo che tutt'oggi lo vedeva protagonista come direttore editoriale dell'Area Sport; diciamo che quell'undici marzo del 2002 non fu un addio, ma soltanto un'arrivederi ai suoi lettori che avrebbero continuato a seguirlo anche nelle vesti di editorialista. Sicuramente oggi viene a mancare un uomo che ha segnato il destino del "suo" quotidiano sportivo ma che ci ha fatto vedere lo sport forse da un lato che noi comuni mortali non avevamo notato; è stato e sarà l'esempio per tutti quei giovani che vorranno avvicinarsi a questo lavoro stupendo. Credo che a questo punto le parole siano state già troppe, ti ricorderemo sempre come l'uomo della rosa...ciao direttore

La redazione di "Tutti pazzi per il calcio"

venerdì 13 febbraio 2009

Si avvicina il Derby di Milano. L'ultimo per Maldini


Mancano poche ore alla grande sfida che domenica sera vedrà scendere in campo Inter e Milan per quello che sarà il derby di Milano. Sono 268 i derby fin qui disputati. Il bilancio della sfida vede in vantaggio il Milan con 105 vittorie contro le 91 dell'Inter. Per quanto riguarda le gare giocate con l'Inter padrona di casa, da quando il campionato è a girone unico, si contano 74 precedenti: 25 successi nerazzurri, 22 rossoneri e 27 pareggi, che rappresentano il risultato più ricorrente. Curioso il conteggio dei gol fatti e subiti: 101 per entrambe le squadre. Questa partita potrebbe significare addio scudetto per il Milan nel caso non riuscisse a fare risultato; l'undici di Ancelotti arriva da una settimana tormentata da voci di mercato sia per il suo allenatore - prima la pista Chelsea smentita dallo stesso allenatore ora sembra spuntata la pista Real Madrid- che per Backham il quale oggi potrebbe essere il giorno decisivo per raggiungere l'accordo con i Galaxy e prolungare con un contratto la sua permanenza al Milan. Ma torniamo al derby, grande assente Kakà, che non è riuscito a recuperare, lascia il posto al tridente formato da Ronaldinho - con un nuovo taglio di capelli - Seedorf e Pato unica punta. In difesa ritorna Kaladze con al fianco Paolo Malini - probabilmente l'ultimo derby per lui che ne ha giocati 55 - e Pirlo a centrocampo. Sulla sponda Inter, la vittoria potrebbe significare allungo decisivo a +11 sui cugini e possibile fuga verso la vittoria. Mourinho ha preparato al meglio questa partita, ci sarà il solito dubbio fino alla fine su chi schiera in attacco al fianco dell'insostituibile Ibra, intanto dall'ultimo allenamento arriva qualche preoccupazione; il brasiliano Maicon ha lasciato il campo per un problema fisico, seguiremo i successivi sviluppi. Non ci resta che aspettare domenica sera e goderci questa grande partita.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Addio Giacomo


Il mondo del calcio oggi è in lutto per la scomparsa di un suo figlio; è morto all'età di 68 anni Giacomo Bulgarelli dopo una lunga malattia. La morte è stata comunicata dal sito del Bologna Calcio giovedì sera; nel comunicato si legge:"Tutto il Bologna Fc 1909, presidente, dirigenti, tecnici, giocatori e dipendenti si stringe alla famiglia nel ricordo di Giacomo, la più grande bandiera rossoblù". Nato a Portonovo di Medicina il 24 ottobre 1940 è stato campione europeo con la Nazionale italiana nel 1968. Legò la sua carriera al Bologna, di cui fu a lungo capitano e con cui vinse lo scudetto nel 1964 (dopo uno storico spareggio contro l'Inter). Negli ultimi anni faceva spesso il commento tecnico nelle telecronache al fianco di Bruno Pizzul e Massimo Caputi. Inoltre i più giovani ricorderanno sicuramente la sua voce nella telecronaca per il videogame "FIFA 2002".

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

mercoledì 11 febbraio 2009

Milan-Ancelotti: possibile addio


Questa volta sembra veramente giunta al capolinea la storia che lega Carlo Ancelotti al Milan. Molte volte l'allenatore italiano, dopo i suoi successi in europa, è stato accostato a diverse squadre che ne hanno apprezzato le gesta e ammirato i suoi modi di allenare una squadra importante come il Milan. Balzato alle cronache come colui che riesce a vincere in europa, ha conquistato due Champions League, due Supercoppe Europee e infine un Mondiale per Club. Questa volta a farsi avanti è il Chelsea del magnate russo Abramovich, che dopo il "licenziamento" di Scolari, adesso vuole fortemente il tecnico di Reggio Emilia. Il passaggio non è possibile subito, infatti come traghettatore fino a giugno è stato scelto Hiddink, ma per la prossima stagione sembra sempre più probabile l'arrivo del tecnico italiano. Sembra impossibile che si possa rompere questo perfetto idillio tra il Milan ed Ancelotti, ma dall'Inghilterra non arrivano solo voci di mercato di mezza stagione; il direttore organizzativo del Milan Gandini ha affermato che se la panchina del Chelsea sarà libara a luglio, Carlo potrebbe pensare a un possibile trasferimento in terra inglese. Più volte Ancelotti ha affermato il desiderio di voler provare una nuova esperienza, prima una nazionale citando la Costa d'Avorio, poi la Roma, sempre tra i suoi pensieri ma mai concretizzata. Intanto anche l'AD rossonero Adriano Galliani in un'intervista ha pizzicato il tecnico: "Il Milan è lontano dall'Inter perchè non ha continuità, noi perdiamo sempre con le piccole....il motivo? Chiedete ad Ancelotti". Parole che lasciano intendere qualche dubbio sulla gestione di Ancelotti per alcune partite, gestione che a Galliani non va proprio bene, visto che il Milan deve lottare per lo scudetto. A questo punto se non è divorzio, poco ci manca, staremo a vedere questa estate quello che succederà perchè se un tecnico parte, un altro arriva e il Milan lo ha in casa. Leonardo sembra essersi candidato come futuro allenatore dopo Ancelotti, un po di tempo fa aveva dichiarato: "Studio per allenare il Milan" anticipando un suo possibile futuro sulla panchina rossonera.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

venerdì 6 febbraio 2009

ANNULLATA LA PUNTATA DI QUESTA SERA

Chiedendo anticipatamente scusa ai nostri ascoltatori, vi annunciamo che la puntata di questa sera non andrà in onda. A risentirci Venerdì prossimo...!
Buona settimana di calcio!

martedì 3 febbraio 2009

Dal blog di Domenico Malara.

Per l'intro, vedi post precedente.

ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.

ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando).

ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la
lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti.

ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: «Mi hai detto che con quello era finita!!!».

ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.

ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento.

ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”.

ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino.

ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”.

ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore.

ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.

ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”.

ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto.

ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni.

ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.

ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: «Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?», tutti in coro: «Diamo la palla ad Ibra». Tutti tranne Materazzi che risponde: «Presente».

ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio.

ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice: «Sei stato magnifico come sempre».

ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela.

Dal blog di Domenico Malara.

Simpatico post del blogger Domenico Malara che ringraziamo.

La giornata tipo del Milan.

ore 7.00: Maldini viene svegliato da Galliani, Senderos si è fatto male dormendo, gli viene rinnovato il contratto per un altro anno.

ore 8.00: per la colazione Milanlab prepara delle super dentiere per i giocatori.

ore 9.00: Beckham ha un servizio fotografico per Armani.

ore 10.00: Ancelotti porta Gattuso, con la museruola, a fare i bisognini.

ore 10.30: tutti i giocatori, lo staff, e la dirigenza si recano nella chiesetta adiacente Milanello per ascoltare Kakà celebrare la messa.

ore 11.00: inizia l’allenamento, si fa male Nesta, Galliani chiama Maldini e gli rinnova il contratto per un altro anno.

ore 12.00: Beckham ha un servizio fotografico per D&G.

0re 12.30: durante l’allenamento a Gattuso sfugge una bestemmia. Kakà si illumina, gli spunta un aureola sulla testa ed esclama: “Padre perdonalo perché non sa quello che fa”.

ore 13.30: Pato non mangia le verdure e Ancelotti lo punisce togliendogli i cartoni animati.

ore 14.00: Pato arriva intristito all’allenamento perchè Goku ancora non riesce ad uccidere Maginbu. Nonno Maldini cerca di fargli forza.

ore 15.00: Gattuso mangia gli ossi avanzati dal pranzo e scodinzola.

ore 16.00: Beckham ha un servizio fotografico per Versace.

ore 16.30: l’altoparlante di Milanello annuncia: Maldini, Bechkam, Emerson, Kaladze, Sheva, Inzaghi, Ambrosini, Seedorf, tutti in infermeria per il cambio del catetere.

ore 17.00: nella corsetta si fa male Kaladze, Galliani chiama Maldini e gli rinnova il contratto per un altro anno ancora.

ore 18.00: Dida viene colpito da una foglia e stramazza al suolo.

ore 18.30: iniziato l’allenamento, appena usciti dalla doccia con i capelli bagnati e fumanti si incrociano gli sguardi di Zambrotta, Bechkam, Kaka, Maldini e Dinho. Accecati dalla loro bellezza vengono travolti da uno stato di trance e si metono ad intonare con annesso balletto “Back street back”

ore 19.00: Beckham si fa delle foto.

ore 20.00: Sheva fa training autogeno per convincersi di saper ancora giocare a calcio.

ore 23.00: Dinho va al The Club, poi al Toqueville, poi all’Hollywood.

ore 24.00: Maldini viene chiamato da Galliani, s’è fatto male Thiago Silva.

ore 1.00: Kaka sveglia l’intero albergo chiedendo soccorso immediato: Pellegatti in mutande e giarrettiera si è infilato nel suo letto implorandolo di rinunciare alla castità.

intervista dell'AD del Milan Galliani.

Adriano Galliani alla Gazzetta delo Sport:


SU DAVID BECKHAM

"Io posso parlare solo di quello che vorrebbe fare la società e il Milan farà di tutto per avere Beckham anche dopo marzo: è evidente che c'è la nostra volontà di tenerlo fino a fine stagione. Una speranza c'è, ma i contratti vanno onorati: se il Galaxy vorrà intavolare una trattativa, saremo ben felici di provarci. Ma i patti sono chiari, hanno ragione loro. Il 9 Marzo Beckham deve tornare in America. Aspettiamo. Il 23 febbraio saranno 23 anni che faccio l'amministratore delegato del Milan e ho imparato una cosa: il destino di un dirigente è legato alle motivazioni del giocatore più che al suo operato. Se Senderos arriva e si rompe un dito del piede e poi incontra difficoltà è un acquisto sbagliato, se Beckham arriva e si inserisce bene e fa più del previsto io sono un genio: non credo sia vera la prima sentenza e nemmeno la seconda".

LO SCUDETTO
"Non so come finirà, ma so che queste tre squadre, Inter, Milan e Juve lotteranno fino alla fine, con l'Inter favorita, e ci sono altre squadre che stanno facendo benissimo, come il Genoa che è a 40 punti. E certo io non sono soddisfatto del secondo posto: la rosa del Milan non ha niente da invidiare a quella dell'Inter e a quella della Juve, con tutto il rispetto. Abbiamo un organico di prim'ordine e già a luglio abbiamo detto che la missione per questa stagione era lo scudetto".

SU CLARENCE SEEDORF
"Seedorf ha una forza interiore che gli consente di superare qualsiasi cosa, ma i tifosi che lo fischiano sono molto ingenerosi verso Clarence e verso il Milan, che non ha mai fatto grandi partite senza il contributo determinante di Seedorf. Il Milan può giocare male se Seedorf gioca bene, ma non può mai accadere il contrario, non può mai giocare bene se lui gioca male. Se Clarence non è al massimo va aspettato, perchè quando è al top è un campione inarrivabile, al livello degli altri nostri grandi attaccanti".

SU ALEXANDRE PATO
"Pato è ancora un ragazzino, ha un talento straordinario e lo sapeva mezzo mondo, già prima che arrivasse al Milan".

SU RONALDINHO
"Dobbiamo recuperarlo ad ogni costo. E' un grande talento e nel girone di andata ci ha dato una bella mano. Mi rendo conto che serve qualche invenzione tattica per farlo convivere con Pato, Kakà, Seedorf, che sono altri campioni straordinari, ma Ronaldinho è un patrimonio del calcio mondiale e va salvaguardato. Il nostro Carletto dovrà pensarci, dovrà studiare qualcosa".

lunedì 2 febbraio 2009

LE ULTIMISSIME DI MERCATO

FONTE: GAZZETTA.IT

QUARESMA
- Sorpresa: Quaresma al Chelsea e non al Tottenham nello scambio con Jenas. Il centrocampista portoghese dell'Inter si trasferisce in Inghilterra in prestito fino a giugno.
AMORUSO AL SIENA - Il Siena ha preso in prestito dal Toro l'attaccante Nicola Amoruso, 32 anni.
LORIA RESTA, OKAKA VA - Presi Diamoutene e Motta, "bloccata" la partenza di Panucci e di Loria. A proposito del primo , ecco il commento diel procuratore Oscar Damiani: "Purtroppo non è andata come volevamo, e Panucci ha deciso di rimanere alla Roma e di mettersi a disposizione, anche se dopo otto anni di Roma non sarà nella lista per la Champions, e la cosa non gli ha fatto certo piacere. Poi sarà Spalletti a fare le sue scelte. È una situazione in cui ci hanno rimesso un po' tutti, ma Panucci farà il suo dovere anche se non è in una situazione idilliaca. Quella dell'Hull era un'offerta molto interessante - risponde Damiani - ma il giocatore ha avuto un ripensamento. Ringrazio il presidente del Toro Cairo per l'interessamento ma non c'erano i presupposti". Da Trigoria si muove invece Stefano Okaka: andrà al Brescia, che così sostituirà lo squalificato Davide Possanzini.
ALTRA INTER - In casa nerazzurra è fatta per Olivier Dacourt, che va al Fulham: il centrocampista dell'Inter ha firmato per il club inglese, dove andrà in prestito.
GASBARRONI AL TORO - Il centrocampista del Genoa, Andrea Gasbarroni, classe 1981, passa al Toro.
LECCE - Viktor Boudianskilascia l'Italia e passa al Khimki Mosca, squadra della serie A russa. I pugliesi hanno annunciato l'ingaggio di Jorge Miguel Ortega Salinas, paraguaiano classe 1991, che giocherà con la Primavera.
BARI SCATENATO - Nuovo rinforzo per il Bari, capolista del campionato cadetto. Il club pugliese ha annunciato l'ingaggio del centrocampista Stefano Guberti.
RINFORZO ATALANTA - Doppio rinforzo per i bergamaschi, che aggiungono un uomo al loro attacco ingaggiando in prestito Gianvito Plasmati dal Catania (26 anni, 13 presenze e 2 reti quest'anno) e uno a centrocampo grazie allo scambio di prestiti con il Parma: a Bergamo arriva il centrale Francesco Parravicini, mentre in Emilia si trasferisce l'esterno Antonino D'Agostino.
SIENA - Formalizzata nel pomeriggio di oggi la risoluzione del prestito con l’Ancona di Mirko Guadalupi, che rientra a Siena per il recupero dopo l’intervento al legamento crociato del ginocchio destro. Cosmin Moti, arrivato in prestito in estate, rientra alla Dinamo Bucarest.
HERNANDEZ A PALERMO - Il Palermo ha acquistato dal Penarol l'attaccante uruguayano Abel Mathias Platero Hernandez, 18 anni. Il giocatore arriva al club rosanero a titolo definitivo firmando un contratto fino al giugno 2013. Hernandez è soprannominato "La Joya" (il gioiello). L'estate scorsa il suo procuratore lo ha portato al Genoa per un periodo di prova, ma non è stato tesserato perché extracomunitario e per le sue non perfette condizioni fisiche. Fa già parte della selezione Under 20 dell'Uruguay con la quale ha preso parte al Campionato sudamericano che si è disputato in Venezuela. "Hernandez è molto promettente - ha dichiarato il presidente Zamparini - un elemento che può far la differenza anche se vorrei che un po' tutti non caricassero eccessivamente di responsabilità questo giovane talento. Il suo arrivo potrebbe essere un primo passo verso una possibile cessione di Cavani? I procuratori cercano sempre di creare delle situazioni per cui a volte possono crearsi dei malintesi. Spero davvero che questo non sarà il caso di Edinson che per noi è una certezza e un elemento di assoluta importanza".

Quaresma-Chelsea: nuova avventura


Come si mormorava nelle ultime ore di mercato, Quaresma sembrava sempre più lontano dall'Inter a causa della sua brutta prestazione contro il Torino e quelle poche volte che Mourinho lo aveva fatto scendere in campo. Questa mattina sembrava dovesse andare in porto lo scambio Quaresma-Jenas del Tottenham, ma all'ultimo i Blues hanno avuto la meglio assicurandosi le prestazioni del giocatore in prestito fino a giugno. Scolari avrà voluto scommettere su questo giocatore che ha allenato quando era CT della nazionale portoghese, magari ci farà vedere un Quaresma diverso che sappia giocare a calcio e possa ricoprire un ruolo da titolare. Quest'operazione sembra potrebbe avvicinare Drogba all'Inter in estate, le ultime lo danno in rotta con mister Scolari, Moratti appunto potrebbe usare il portoghese come contropartita tecnica unito ad un'ottima offerte.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Inter: rivoluzione di mercato. Ma Quaresma?


Siamo alle battute finali del mercato di riparazione invernale, l'Inter sembra essersi scatenata non solo in uscita ma anche in entrata. Dopo un'ennesima prestazione deludente di Quaresma contro il Torino e l'esclusione dalla lista Champions, il portoghese sembra aver fallito l'ultima chance offerta da mister Mourinho che in estate lo aveva voluto fortemente all'Inter impressionato dalla sue prestazioni al Porto e famoso per la sua "Trivela". Ma il Porto non è l'Inter, i tifosi sono molto esigenti e il palcoscenico di San Siro è difficile da sopportare se non si è abituati e così nelle ultime ore stà prendendo corpo l'ipotesi di un trasferimento e Moratti pensa ai 25 milioni di euro spesi per portarlo in Italia. All'orizzonte si profila infatti un clamoroso scambio con il Tottenham: alla corte di Mourinho arriverebbe il 25enne nazionale inglese Jermaine Jenas sul quale recentemente il tecnico portoghese ha espresso giudizi lusinghieri. L'operazione potrebbe essere perfezionata in giornata o magari aspettare giugno, ma quello che è sicuro, Quaresma sembra sempre più lontano dall'Inter viste le sue prestazioni deludenti e la poca utilità alla squadra.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Vince un Milan distratto. Beckham in UEFA


Quella dell'Olimpico è stata una bella partita tra una Lazio che doveva uscire dalla sua serie negativa e il Milan chiamato a confermarsi dopo la serie positiva e il pareggio contro il Genoa. Ancora una volta nel Milan Ronaldinho resta in panchina per far spazio allo Spice-Boy. All'Olimpico la Lazio non vuole sfigurare, nel primo tempo si presenta più volte davanti ad Abbiati che come in un paio di partite a questa parte sembra in uno stato di grazia. Ed è proprio cosi, Abbiati evita alla coppia di attacco Pandev-Zarate la gioia del gol per il vantaggio ma il Milan da grande squadra al primo attacco fa male. Beckham scatta sul filo del fuorigioco, mette in mezzo un pallone delizioso per l'unica punta Pato che di pima con un piattone fulmina Muslera, per il vantaggio rossonero. Si va al riposo su questo risultato ma nella ripresa la musica non cambia, Beckham disegna e gli altri concludono. L'azione del secondo gol del Milan inizia da un ottima punizione dell'inglese che Ambrosini conclude con la sua specialità, il colpo di testa, Muslera è battuto per la seconda volta. A questo punto la Lazio sembra non averne più prima Pato e poi Kakà sfiorano il gol, ma è proprio Ricky a siglare il tre a zero con un'ottima fuga palla al piede e un piattone alla sinistra di Muslera che non può fare altro che raccogliare il pallone in fondo alla rete. Il risultato finale condanna la Lazio, che nelle ultime tre partite ha subito dieci gol, forse Delio Rossi dovrà rivedere qulcosa nella sua squadra che ha perso forse la convinzione giusta. Il Milan conquista un altro bel risultato anche se appare un pò stanco e non all'altezza di quella squadra che mercoledì sera per un tempo intero ha proposto una vera e propria accademia di calcio. Intanto dopo la partita viene resa nota la lista UEFA, inseriti Backham e Nesta fuori Borriello per il lungo infortunio e Emerson che sembra sempre più vicino a cambiare aria.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

domenica 1 febbraio 2009

Il Milan all'Olimpico per avvicinare i cugini e sorpassare la Juve.



I risultati di Juventus e Inter offrono al Milan la possibilità di riaprire i giochi per lo scudetto, in virtù del fatto che i tre scontri diretti devono essere ancora giocati. Il Milan vorrebbe avvicinare i nerazzurri fermati a San Siro dalla banda di Novellino ma sul suo cammino trova una Lazio anch'essa alla caccia del bottino pieno. Il Milan dovrebbe affidarsi per dieci undicesimi alla formazione che ha battuto il Bologna. Ronaldinho ancora in panchina? Sembra di si. Confermato invece Beckham dopo i due gol consecutivi a Bologna e Genoa. Bonera al posto di Maldini, squalificato. Alle 20.45 il fischio di inizio.

Le probabili formazioni di Lazio-Milan, posticipo delle 20.45:

LAZIO (4-3-3)

Muslera; De Silvestri, Siviglia, Rozehnal, Radu; Dabo, Ledesma, Matuzalem; Mauri, Pandev, Zarate.

Allenatore: Delio Rossi.

MILAN (4-3-2-1)

Abbiati; Zambrotta, Favalli, Bonera, Jankulovski; Beckham, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf, Pato.

Allenatore: Carlo Ancelotti.

Arbitro: Rizzoli di Bologna.


Per Radio Hinterland Federico Quarato

Novellino amareggiato: "Potevamo fare 3 punti"


Dopo l'1-1 in casa dei campioni d'Italia e primi in classifica Walter Novellino ai microfoni di Stadio Sprint ha rilasciato queste dichiarazioni.
"Purtroppo certe situazioni su palla inattiva ci condizionano, ma oggi potevamo portare 3 punti a casa. L'Inter è una grande squadra ma con le ripartenze l'abbiamo messa in difficoltà. Stiamo lavorando con tante difficoltà, tanti infortunati. Oggi finalmente ho potuto schierare la squadra che mi piace e abbiamo fatto una grande partita". Soddisfazione anche da parte del presidente Urbano Cairo: "Ho visto una squadra, finalmente. Tutti hanno funzionato bene, hanno contribuito al gioco collettivo. Molto bene. Venire qui a fare punti non è facile, si poteva vincere ma l'Inter nel finale ha avuto buone occasioni. Ora dobbiamo pensare al Chievo, non c'è tempo di godersi il risultato".
Interrogato sul mercato Cairo afferma: "Non voglio dare nomi, ne ho visti tanti, anche troppi. Abbiamo una giornata davanti, Foschi sta facendo molto bene, ha seminato benissimo e credo che domani coglieremo i frutti. Se ci sarà l'opportunità faremo il colpo. Mozart? Mozart o Beethoven...Non illudiamo i tifosi, faremo il possibile per rinforzare la squadra".

Per Radio Hinterland Federico Quarato

1-1 in casa, Mourinho non fa drammi, anzi..



Ecco le dichiarazioni di Josè Mourinho dopo l'1-1 interno contro il Torino rilasciate a Sky nell'immediato dopo partita.
Sulla partita:
"Abbiamo preso un punto, ieri eravamo a 6 punti, ora a 7, se il Milan vince torna a 6 con una gara in meno da giocare. Pareggiare in casa non è mai un risultato che mi piace ma lo accetto. Abbiamo creato tante occasioni. Il Toro si è difeso, mi piace parlare di squadre che fanno la partita della vita. Se avessimo cominciato come abbiamo concluso sarebbe finito diversamente, la squadra ha avuto una reazione fantastica, in 15' ha fatto tutto per vincere. Noi meritavamo di più, ma è un premio per lo spirito fantastico che hanno avuto i granata".
Sull'esclusione di Crespo dalla lista Champion's League:
"La mia lista è praticamente pronta. Samuel è inserito nella lista A, Balotelli nella lista B. Crespo? Non ho spazio per lui, in attacco ho già Ibra, Adriano e Cruz, è difficile per Hernan trovare spazio e mi dispiace. Ho parlato con lui. Adesso è più preparato all'esclusione rispetto a sei mesi fa".
Su Quaresma:
"E' difficile parlare di lui per me, non ha giocato bene, deve avere forza psicologica per sopportare le critiche e reagire in modo positivo. Non è un pubblico facile quello di San Siro, noi siamo dei professionisti che devono avere la forza per affrontare la situazione".

Per Radio Hinterland Federico Quarato