TUTTI I VENERDI' ALLE 18.40. NON MANCATE!

"Il gioco del calcio è una sorta di mistero agonistico,[...]la partita di calcio è una lunga trama il cui epos viene colto nei suoi aspetti più evidenti e comuni. Ma come una sinfonia o un poema, anche la partita di calcio può offrirsi in mille e un aspetti diversi a chi la segue con gli occhi, il sentimento e la ragione. La partita è un dramma agonistico completo. L'esito finale determina traumi psicologici ai quali non sono quasi mai indifferenti le coronarie di un uomo bennato[...]" Gianni Brera, 1978

sabato 31 gennaio 2009

Domani si torna in campo tra le polemiche


Siamo alla vigilia della ventiduesima giornata di campionato di seri A; che arriva dopo una settimana piena di polemiche. Nella giornata di venerdì il comitato dei giocatori, in protesta contro le decisioni del tribunale di Losanna di squalificare per un anno Mannini e Possanzini per essersi presentati in ritardo ai controlli anti-doping, hanno deciso che tutte le partite di serie A e B cominceranno con quindici di ritardo. nella stessa giornata, il quotidiano milanese Il Giornale, pubblica la notizia riguardante alcuni illeciti sportivi che riguardano l'Inter e in particolare le ultime tre partite dello scorso campionato. L'Inter avrebbe falsato il risultato per agevolare le scommesse su quelle partite, dove avrebbe potuto chiudere in anticipo il campionato. In serata arriva la smentita dalla bocca del presidente Massimo Moratti che fa rientrare l'allarme illecito. Tornando al campionato, a San Siro arriva il Torino di Novellino che si trova in piena lotta retrocessione, forse non è la squadra adatta per creare dei problemi alla corazzata di mister Mourinho ma tutto dipenderà dall'approccio alla partita di entrambi le squadre. Intanto Mou lascia ancora fuori Balotelli ma poi lo incoraggia: Un giorno capirà chi lo sta aiutando e chi no. Questa situazione mi fa male, è un bravo ragazzo, spero cresca come giocatore e come uomo. Sull'altra sponda del naviglio i rossoneri scendo in campo in serata all'Olimpico contro la Lazio dopo il pareggio subito nel finale dal Genoa del "principe" Milito. La Lazio arriva da due sconfitte pesanti che hanno portato qualche cambiamento nell'undici di Delio Rossi che a fine stagione probabilmente lascerà la panchina. Il Milan dovrà stare attento al desiderio di rivincita dei biancocelesti, che vorranno sicuramente fare bella figura in casa. Nelle rispettive formazioni aria di cambiamenti, la Lazio abbandona forzatamente le tre punte causa l'assenza di Rocchi affidando l'attacco alla coppi Zarate-Pandev; nel Milan c'è il ritorno di Bonera in difesa e si rivede dal primo minuto Ronaldinho che insiame a Kakà e Pato andranno a comporre il KA-PA-RO che tanto piace ai tifosi rossoneri.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

mercoledì 28 gennaio 2009

Milan-Genoa: grande partita. Borriello ancora out


Sapore di Champions questa sera a San Siro tra Milan e Genoa, la due squadre in questo momento sarebbero qualificate a preliminari della più grande competizione europea per club. Il Genoa arriva alla scala del calcio sicuramente per fare bella figura forte del suo bomber Milito, secondo nella classifica marcatori. Il Milan dopo l'ottima partita contro il Bologna, che ha visto anche il primo gol con i colori rossoneri di David Backham, schiererà la stessa formazione con l'esclusione di Senderos che siederà in panchina. Ancora una bocciatura per Ronaldinho, la sua stella dopo l'arrivo di David sembra si sia spenta abbagliata da tutto ciò che si porta dietro lo spice-boy, Ancelotti ha affermato che è un momento che va così e Ronnie tornerà al più presto come ad inizio campionato quando per il Milan sembrava fondamentale. Voci di mercato hanno confermato che David stà seriamente pensando di prolungare la sua permanenza in rossonero e il Milan sembra aver avviato una trattativa con i Galaxy, ma l'ultima decisione dovrà essere dell'inglese entro la fine del mercato di gennaio. Intanto dall'infermeria di Milanello non arrivano buone notizie, quando il calvario sembrava ormai finito, Marco Borriello pronto a prendere parte alla squadra ha sentito un riacutizzarsi del problema al flessore destro probabile per lui un alrto stop di un mese.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Balotelli-Inter: è lotta aperta. Adri tre giornate


Dopo l'esclusione dall'ultima partita di campionato disputata dai nerazzurri a San Siro contro la Sampdoria; ritorna d'attualità il caso Balotelli. Il giovane attaccante che da un po' di tempo a questa parte naviga in cattive acque soprattutto nei rapporti con mister Mourinho, ha fatto parlare ancora di se alla vigilia dell'impegno di questa sera contro il Catania valido per la ventunesima giornata di campionato. Questa sera sulla panchina dell'Inter siederà Baresi, il vice-Mou, il portoghese è stato espulso contro la Samp per qualche parola di troppo all'arbitro. Baresi nella consueta conferenza pre-partita ha escluso ancora una volta la presenza del giovane attaccante non per scelta tecnica ma giustificando l'esclusione per motivi disciplinari, voci affermano che è stato lo stesso Balotelli a rifiutare la convocazione. La società intanto ha voluto confermare che Balotelli è dell'Inter e che non si muoverà dall'Inter ma che se continua così potrebbe tornare a farsi le ossa in Primavera. Questo strano atteggiamento del giovane attaccante e i provvedimenti adottati da Mourinho possono essere la causa delle troppe voci di mercato che hanno destabilizzato l'ambiente. Spesso Balotelli ha chiesto alla società di essere ceduto in prestito per sei mesi con la possibilità di giocare con più continuità in un'altra squadra, il West Ham sembrava la meta preferita, ma l'Inter non è mai stato d'accordo su questa possibilità rifiutando le richieste del giovane. Questa sera l'Inter a Catania ritrova Ibrahimovic ma deve affrontare i problemi difensivi con l'assenza di Chivu e Samuel, la coppia centrale potrebbe essere Cordoba-Burdisso. In settimana intanto la corte di giustizia federale della FIGC ha confermato le tre giornate di squalifica ad Adriano dopo la partita contro la Samp per un pugno rifilato a Gastaldello sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

domenica 25 gennaio 2009

Milan sul velluto a Bologna

Con Ronaldinho e Dida in panchina, Emerson in tribuna e Thiago Silva inutilizzabile, un Milan meno brasiliano del solito liquida la pratica Bologna con quattro gol ma qualche incertezza di troppo. Pronti via è il Bologna a spaventare i rossoneri prima di passare in vantaggio su calcio di rigore concesso per il fallo di Maldini(ammonito) su Amoroso. Di Vaio dal dischetto firma il vantaggio rossoblu. Ma nella sua settimana da protagonista non può essere che Kakà a prendere per mano il suo Milan e trascinarlo alla terza vittoria esterna in questo campionato.
E' suo il tiro che Antonioli non trattiene e Seedorf può ribadire in rete per il momentaneo pareggio.
Passa qualche minuto e l'arbitro concede un rigore ai rossoneri per atterramento di Zambrotta alquanto dubbio. Kakà dagli undici metri non perdona.
Cresce il Milan nel momento di poca lucidità del Bologna che perde Mudingayi per doppio giallo.
Kakà decide che è il momento di deliziare il Dall'Ara; smarcato da un delizioso tacco di Pato il trequartista futuro capitano dei rossoneri si accentra e lascia partire un sinistro imparabile per il tuttavia buon Antonioli.
Nel secondo tempo è soltanto accademia dei giocatori in maglia bianca che scalano in seconda e rallentano il gioco. C'è spazio per i lampi di Di Vaio, su cui Abbiati si conferma in stato di grazia, e per le azioni manovrate dell'attacco milanista da cui nasce il quarto gol di giornata. Seedorf apre per David Beckham che da posizione defilata decide che è giunto il momento per entrare nel cuore dei tifosi rossoneri. Gran destro che si infila alla sinistra del malcapitato numero 1 avversario. 4-1 al Dall'Ara e Milan che momentaneamente si avvicna a soli tre punti dai cugini capolista in compagnia della Juve.
Bella prova del centrocampista inglese su cui Galliani a fine partita dichiara: "Al momento purtroppo i contratti dicono che non potrà restare. Vedremo. Però e bizzarra questa cosa, prima i giornali dicevano che fosse solo un'operazione di marketing mentre oggi ci chiedono di tenerlo".

Per Radio Hinterland Federico Quarato

giovedì 22 gennaio 2009

Inter avanza in Coppa Italia.


Il gol vittoria è di quelli viziati da un fuorigioco netto, che fanno imbestialire gli avversari.
Inter avanti anche in Tim Cup grazie al 2-1 rifilato alla Roma con la gentile collaborazione della terna arbitrale.
Al gol di Adriano, secondo consecutivo nella competizione, aveva risposto Taddei per la visibile gioia di Spalletti, che teneva particolarmente al torneo nazionale.
In occasione del gol di vantaggio del solito Ibra, il colpo di testa sulla cui ribattuta lo svedese mette la palla in rete è in netta posizione di off-side. Recrimina Rosella Sensi e lo fa anche Mister Spalletti.
Mourinho invece si gode il successo, la buona prova dell'esordiente classe '91 Santon, un Adriano in ripresa e il solito decisivo Zlatan. Si ricorderà Josè che Ibra domenica sarà squalificato?

Per Radio Hinterland Federico Quarato

Thiago Silva, buona la prima.

All'AWD Arena tra Milan e Hannover termina 3-2 grazie ad una doppietta di Inzaghi e a un bel gol di Shevchenko. Sufficiente l'esordio di Silva, che si è dimostrato abbastanza sicuro di sè al centro della difesa rossonera. Buoni segnali da Beckham che ha sfiorato il gol su calcio di punizione e ottima prova di Pippo Inzaghi, che con una doppietta firma la vittoria nell'amichevole tedesca di Hannover, che segue l'Emirates Cup giocata contro l'Amburgo. Due vittorie incoraggianti contro due tedesche a poche settimane dalla sfida di Uefa contro il Werder Brema.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

mercoledì 21 gennaio 2009

L'esordio di Thiago Silva



Due giorni dopo la notte che ha messo la parola fine sull'affare Kakà-City, questa sera il Milan scende in campo per l'amichevole con l'Hannover. Sarà anche la serata di esordio per il difensore brasiliano Thiago Silva; arrivato al Milan l'undici dicembre, può disputare solo partite non ufficiali. Il brasiliano appunto essendo extra-comunitario, ha trovato la strada sbarrata per l'arrivo in estate di Shevchenko e Viudez, prendendo parte alla squadra in attesa dell'esordio ufficiale dell'anno prossimo. Thiago Silva ventiquattro anni, è una pedina in più da aggiungere alla grande famiglia brasiliana che da qualche anno a questa parte rappresenta il punto forte del Milan, sia per quanto riguarda il gioco che per gli ottimi rapporti tra i giocatori. Thiago Silva intervistato dalla "Gazzetta dello Sport" ha esternato tutta la sua felicità per il lieto fine dell'affare Kakà - "Sono contento che Kakà sia rimasto perché lui è il calcio. Con tutti i brasiliani che ci sono mi trovo bene, qui mi sento in famiglia". Il brasiliano ha poi speso alcune parole di elogio per il suo amico Pato, che questa sera non scenderà in campo, conosciuto nelle giovanili della nazionale brasiliana. Allora non ci resta che guardare la partita e osservare quello che potrebbe essere il perno della difesa rossonera in futuro.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

martedì 20 gennaio 2009

Kakà - Milan: ancora insieme.


"Tutti i messaggi che mi arrivavano dicevano di scegliere con il cuore e penso che alla fine questa scelta è stata così. Non è assolutamente economica. Ci sono state delle notizie, delle voci, tante speculazioni, che in questi giorni fanno fatto anche una brutta idea di mio papà. Non è così, io non ho mai litigato con mio papà. Le mie decisioni sono sempre in famiglia, mia moglie è stata bravissima, mi ha aiutato, mi ha sempre sostenuto in tutte le mie decisioni. La mia famiglia è stata bravissima e in nessun momento mi ha spinto ad andare da una parte o dall'altra. Alla fine ha contato la mia storia, dove sono legato e dove è in realtà il mio cuore. Tutti i messaggi che mi arrivavano mi dicevano di scegliere con il cuore. E io così ho fatto. Non è una stata una scelta economica. È sempre stato il Milan ad accontentarmi. Devo ringraziare Galliani, Berlusconi, Leonardo che è più di un amico. Ora voglio solo stare tranquillo e vincere. La gara di sabato è stata fuori dal comune, ero molto emozionato, anche dai tanti bambini che mi hanno dedicato i loro disegni. Quando sono andato via dal San Paolo una parte del pubblico, mi contestava. Ora tutti i tifosi sono qui a gridare il mio nome, sono molto contento. Sono a casa con un paio di amici a festeggiare. Il Milan è casa mia, nemmeno per trenta secondi ho pensato di andare al Manchester City".
Queste le parole di Kakà a Milan Channel, parole che hanno messo fine a una telenovela che ha sicuramente agitato le acque del calciomercato e messo in apprensione i tifosi rossoneri.
In via Aurelio Saffi ieri sera (dove mi trovavo per Radio Hinterland), sotto il portone di casa Leite una cinquantina di tifosi aspettavano un annuncio importante. Così è stato, Kakà si è affacciato dalla finestra della sua abitazione sorrdendo e battendo le mani, dopo qualche secondo eccolo mostrare la maglia rossonera. Nel frattempo Silvio Berlusconi interviene al Processo di Biscardi per confermare quello che da qualche ora era nell'aria, Ricky non si muove.
E' finita l'agonia dei tantissimi tifosi che mai avrebbero immaginato la propria squadra senza il suo idolo incontrastato.
Ha vinto l'attaccamento alla la maglia, l'amore dei tifosi, il legame con la città; da tutto questo ne è uscito un Kakà eroe, capitano subito dopo Maldini?
Forse, ma come dice Ricky si può essere leader senza fascia, e lui lo è, ora più che mai.
Mexes, Essien e Adebayor?
Kakà, Kakà, Kakà: tutta la vita.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

Inter, che stop a bergamo.


Un' Atalanta in formissima stende l'Inter, imballata in difesa, immobile a centrocampo, inoffensiva in attacco. Bastano 45' all'Inter, per affondare sotto i colpi di Doni e compagni, nella peggior partita dell'era Mourinho.
Del Neri, senza Cigarini, imposta la partitaispirandosi e Giampaolo e Allegri che avevano messo l'inter in difficoltà a Siena e a San Siro nel pareggio con il Cagliari. Ritmo alto, passaggi veloci e corti, esterni alti per annientare Maicon e Maxwell. L'impostazione è giusta, Floccari e Doni colpiscono i milanesi: girata davanti a Cordoba (1-0), doppio centro prima su punizione deviata con il pugno da Ibra, e quindi di testa, del capitano della Dea. 3-0 al 33'.
Il secosno tempo è ordinaria amministrazione e il gol del solito Ibra non spaventa i bergamaschi, che ora possono puntare ad un posto in Europa.
1 punto nelle ultime due partite, è crisi?

Per Radio Hinterland Federico Quarato

domenica 18 gennaio 2009

Kakà-City: non è detta l'ultima, Real concretizza


Ormai da una settimana a questa parte chiunque parli di calcio, non può non mettere in primo piano quello che potrebbe essere il movimento di mercato più costoso della storia del calcio italiano. Il City degli sceicchi pronto a ricoprire d'oro l'asso brasiliano del milan. Tra molte smentite e poche conferme, la cosa certa è che un'ipotetica offerta a tre cifre è nella sede di via Turati pronta a strappare Kakà dai colori rossoneri; dall'altra parte per il giocatore si profila un contratto astronomico da 15 milioni d'euro a stagione. Nella serata di ieri al Meazza, il milan è sceso in campo contro la Fiorentina ottenendo un'ottima vittoria con gol di Pato, utile agli obiettivi stagionali degli uomini di Ancelotti. Ma l'impressione è stata che ai tifosi importasse veramente poco delle partita e del risultato: un solo coro e striscioni tutti per Kakà. A fine partita l'abbraccio con i compagni ha tante interpretazioni, ma solo lui può veramente sapere che significato aveva, se era un conforto per le forti pressioni del momento o forse l'ultima volta che lo si vedeva correre sul prato del Meazza con i colori rossoneri. Gli ultimi sviluppi della trattativa vedono le smentite dello sceicco per quanto riguarda l'offerta di 100 milioni di euro al Milan e di Braida, che all'ANSA afferma di non aver mai detto che Kakà sia stato già venduto al City. Intanto, notizia delle ultime ore, la proposta nell'aria da parte del Real Madrid si fa concreta: 80 milioni di euro al Milan più Sergio Ramos. Nel pomeriggio Kakà non si è presentato alle sfilate di Armani, dove era atteso, forse del tempo in più per pensare se accettare l'offerta. Domani in serata è atteso un sit-in davanti alla sede rossonera da parte dei tifosi milanisti contrari alla cessione dell'asso brasiliano.

Per Radio Hinterland Manuel Carpinelli

Nell'ultima(?) di Kakà, brilla la stella di Pato.


Atmosfera particolare al Meazza ieri sera.

Decine di striscioni che invitano Kakà a restare, un unico incessante coro lungo tutta la partita: "NON SI VENDE KAKA'". E' questa la risposta del tifo rossonero alla voce di mercato che ha scosso l'intero mondo del calcio. Kakà non si tocca, il messaggio è chiaro, si spera che la dirigenza lo abbia capito.

E Ricky risponde al suo pubblico battendosi più volte la mano sul cuore, su quella maglietta rossa e nera. Mai potremmo immagnarci che quella maglia diventi improvvisamente azzurra, neanche per tutto l'oro del mondo.

Il bambino d'oro ha giocato una partita un po' egoista, cercando spesso la soluzione personale, per cercare di regalare forse l'ultima perla ai tifosi che in queste sei stagioni lo hanno eletto a idolo incontrastato di questa squadra.

Difficile pensare che Kakà abbia già scelto di prendere una strada diversa da quella che ha percorso finora e ha dichiarato di voler percorrere invecchiando in questo stadio, diventando un giorno capitano del suo Milan.

Ha siglato 86 gol, e tra il primo di testa nel suo primo derby e l'ultimo contro l'Udinese Kakà ha vinto uno scudetto, una Champion's, una supercoppa europea e una italiana, il mondiale per club, il pallone d'oro, il Fifa World Player...

E' l'anima del diavolo, non si vende, come recitava uno dei più ispirati striscioni del San Siro teatro di Milan-Fiorentina. Ah già si giocava Milan-Fiorentina.

1-0, gol del papero, uno che in questo periodo è abbonato alla marcatura.

Per il resto un grande Abbiati e segnali positivi da Senderos.

Un unico coro ha sovrastato tutto. Cantiamolo tutti insieme.

NON SI VENDE KAKA'


Per Radio Hinterland Federico Quarato

giovedì 15 gennaio 2009

Kakà-City, questa volta si può fare.

150 milioni di euro al Milan, 15 a stagione per il brasiliano. Questa è l'offerta che ha fatto vacillare il Milan e lo stesso Kakà nonostante le dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa al collega di Sport Mediaset Carlo Pelegatti. Il nodo è l'ingaggio offerto al giocatore che se rifiutasse l'offerta del City chiederebbe un adeguamento dell'ingaggio a una cifra poco inferiore a quella promessa dagli sceicchi di Abu Dhabi. Questo il Milan non può permetterselo, e una plusvalenza di 141 milioni di euro per una società che prima di tutto è un'azienda, sta facendo vacillare i vertici del Milan.
Si può fare, il Milan può contare su Ronaldinho, Pato, Borriello e Paloschi per il futuro e fare un'operazione simile a quella che portò Zidane dalla Juventus a Madrid per 195 miliardi di lire.
Kakà è nel cure dei tifosi rossoneri e immaginarlo con la maglia dei Citiziens non è certo facile,
Il Milan ha fatto sapere questo tramite il suo canale telematico.

"E' un momento delicato. C'e' un'offerta del Manchester City per Kaka' e viene ponderata dal Milan
-ha annunciato con tono alquanto accurato Mauro Suma, direttore di Milan Channel- Ponderata non significa decisa o accettata. Non siamo di fronte a una decisione presa o a un fatto compiuto. Ci sono ancora ore e giorni davanti".
Un segnale, che qualcosa di vero c'è e francamente, ho le stesse sensazioni provate prima dell'addio di Sheva.
Si può andare avanti senza Ricky?
Seguiranno aggiornamenti.

martedì 13 gennaio 2009

Grande ospite a sorpresa Venerdì prossimo!

Venerdì 16-1 torna Tutti pazzi per il calcio, e lo fa in grande stile con un grande ospite in collegamento telefonico. Si tratta di un giornalista e opinionista nerazzurro amatissimo dai calciofili lombardi che ha gentilmente accettato il nostro invito a intervenire in diretta. Non vi sveliamo nient'altro, l'appuntamento è per le 18.40 di Venerdì prossimo sempre con i nostri conduttori Federico Quarato e Manuel Carpinelli.

lunedì 12 gennaio 2009

Intervista ad Alberto Figliolia

Segnalata dal blog di uno dei coautori di "Eravamo in centomila" ecco l'intervista ad Alberto Figliolia dei nostri Federico e Manuel

http://www.rhprogrammi.com/figliolia/intervista.html

Pato non basta. 2-2 all'Olimpico.


Nel Milan tutto qualità e spettacolo la curiosità è per l'esordio di David Beckham, gettato nella mischia dal 1' . Le sei stelle in campo(Pirlo, Seedorf, Beckham, Kakà, Ronaldinho e Pato) non sembrano trovare i ritmi giusti per costruire la manovra offensiva del Milan e subiscono i contropiedi giallorossi. Il gol di Vucinic è un lampo nella noia del primo tempo dove le due squadre pensano più a studiarsi senza colpire l'avversario(nessun tiro in porta per il Milan nella prima frazione di gioco).
Il secondo tempo è decisamente più divertente e la stella che si illumina è quella di Alexandre Pato.
Il papero prima mette in rete da due passi un pallone invitante servito da Kakà poi nel giro di cinque minuti raddoppia con un gol-capolavoro. Folgorante l'accelerazione con cui supera Mexes(non proprio l'ultimo panchinaro,uno che solo Domenech non convocherebbe in nazionale), magistrale il cucchiao con il quale supera Doni. 2 gol che gelano(non che ce ne fosse bisogno dato le temperature) l'Olimpico e accendono le speranze dei rossoneri di vedere da più vicino i cuginetti capoclasse.
Ma è di nuovo Mirko Vucinic a salvare i suoi da una sconfitta demeritata con un gol di testa che nasce da uno sfortunato rimpallo di Pirlo. Con un po' di fortuna la Roma agguanta il pareggio e va vicino al gol-vittoria con Aquilani. Risponde Kakà ma Doni è prodigioso nell'intervento ke toglie il pallone dalla testa di Pirlo. Finisce 2-2.
Beckham promosso, Pato in serata di grazia, Ronaldinho spento, Seedorf poco lucido, Kakà sacrificato, Pirlo in ripresa. Ecco il borsino delle stelle. La prossima volta però, gradiremmo anche un po' più di grinta e polmoni.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

domenica 11 gennaio 2009

Roma-Milan: le probabili formazioni

Roma Milan



Doni32
Cassetti77
Mexes5
Juan4
Riise17
Perrotta20
De Rossi16
Brighi33
Pizarro7
Baptista19
Vucinic9
12Abbiati
15Zambrotta
4Kaladze
3Maldini
18Jankulovski
84Flamini
21Pirlo
10Seedorf
22Kakà
80Ronaldinho
7Pato
panchine
Artur25
Loria15
Panucci2
Cicinho3
Aquilani8
Taddei11
Montella23

All.Spalletti
1Dida
19Favalli
77Antonini
23Ambrosini
32Beckham
76Shevchenko
9Inzaghi

All.Ancelotti

Acquafresca frena la corsa dell'Inter: 1-1


L'anticipo serale della diciottesima di serie A vede il Cagliari di Allegri affrontare i campioni d' inverno dell'Inter.
Senza Maicon, Adriano e Balotelli l'Inter si affida alla coppia d'attacco Ibrahimovic-Cruz per provare a mettere in difficoltà la difesa cagliaritana, priva di Bianco e Lopez.
Il primo tempo è tanta, tanta noia, l'Inter ci prova con Chivu e Ibra, ma la difesa del Cagliari si chiude bene e solo Zanetti mette in difficoltà i rossoblu con due incursioni sulla destra.
Il secondo tempo inizia nel segno del neo-entrato Quaresma, due conclusioni per lui e una pioggia di fischi. Dopo una conclusione di ibra vicino al palo, è Acquafresca a scaldare i tifosi, nel gelo di San Siro. Lancio di Fini, Samuel lascia Acquafresca solo davanti a Julio Cesar e il giovane attaccante(il cui cartellino è proprio dell'Inter) non sbaglia.
Pochi minuti più tardi Biondini e di nuovo Acquafresca vanno vicinissimo al clamoroso raddoppio ma è l'Inter a trovare la via del gol. Crespo, appena entrato, si inventa terzino fluidificante e la sua penetrazione sulla fascia condita dal velenoso tiro-cross per Ibra è perfetta. 1-1 sarà il risultato finale del Meazza e nè Cossu nè Muntari trasformeranno le loro palle gol in chiusura di partita.
L'Inter "schiacciasassi" dà segnali di umanità lasciando per strada due punti importanti(a detta di Mourinho i sui ragazzi ieri sera ne hanno guadagnato uno: punti di vista), Juventus e Milan hanno l'opportunità di provare a riavvicinarsi.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

giovedì 8 gennaio 2009

Balotelli via a Gennaio? Radio Hinterland lo aveva detto tanto tempo fa.

Vi (ri)pubblichiamo un articolo dei Federico Quarato del 19 Novembre scorso.
In puntata diversi ascoltatori avevano dato dello "squilibrato" al nostro Federico per aver ipotizzato un addio del giovanissimo attaccante ma ora che il malcontento di Mario è trapelato da Appiano Gentile la notizia viene presa meglio dal pubblico. Aveva ragione o no, il nostro conduttore, che effettivamente un problema c'è?

"Josè Mourinho ha chiesto più volte negli ultimi giorni di sfoltire la rosa, soprattutto il pacchetto offensivo. L'allenatore dell'Inter ha chiesto a Massimo Moratti di lasciar partire due attaccanti, per poter lavorare meglio con meno uomini e applicare più agilmente il turn-over nelle tre competizioni.
Il primo partente sarà quasi sicuramente Crespo, il Valdanito potrebbe approdare a Madrid già a Gennaio ma se salterà la trattativa con le Merengues sembra intenzionato a cercare la sua destinazione altrove.
Adriano questa mattina ha chiuso le porte in faccia all'Inter, ha comunicato alla società di restare solamente a condizione di giocare di più. Adriano sarà libero da vincoli contrattuali nel 2010 e l'ipotesi Milan è quella più gradita al giocatore; l'Imperatore potrebbe partire in prestito a Gennaio e tornare in Brasile, per indossare la maglia del Flamengo ma anche il Palermo si era fatto avanti per ottenere in prestito il centravanti nerazzurro. L'Inter rimanderebbe così il probema alla prossima estate aspettando qualche sostanziosa offerta economica.
Massimo Moratti dal canto suo non vuole che Adriano finisca ai cugini e sa perfettamente che il suo giocatore gradirebbe proprio la destinazione Milanello. Per evitare questa beffa farà di tutto per trattenere il giocatore e far sì che diventi pedina fondamentale della nuova Inter di Mourinho.
Potrebbe quindi partire Balotelli, sulle cui piste si sono fatti vedere Villareal(timoroso di perdere Giuseppe Rossi che piace a Roma e Juve) Manchester City e Real Madrid, portando nelle casse dell'Inter(che ha chiuso il bilancio con una perdita di 148 mln) una straordinaria plusvalenza. Il giocatore vorrebbe restare all'Inter, ma giocare poco non piace a nessuno e SuperMario ha fatto sapere di non gradire la troppa panchina.
Intanto è partito Dacourt, come avevamo annunciato in largo anticipo rispetto ai colleghi.

Per Radio Hinterland Federico Quarato"

lunedì 5 gennaio 2009

Nesta, forse ci siamo.


Non riusciva più a stare zitto e sopportare le voci che lo volevano vicino al ritiro per i problemi alla schiena. E Alessandro Nesta ha risposto per le rime:

"In queste settimane ho lavorato sodo: due sedute al giorno, una al mattino, l'altra al pomeriggio, ho saltato l'appuntamento di Dubai proprio per questo motivo - ha raccontato in un'intervista al 'Giornale' - Torno in Italia il 14 gennaio e torno per giocare, non certo per dare l'addio al calcio e alla carriera".

Nonostante queste dichiarazioni del centrale rossonero, il Milan è sempre alla ricerca di un rinforzo per il pacchetto arretrato, o forse due.
Si vocifera infatti di un doppio trasferimento dal Liverpool a Milano, che riguarderebbe Daniel Agger(il danese si libererebbe a luglio per 7 milioni di Euro) valutato dal Milan 9 mln, ma si arrriverebbe a 10/11 mln includendo anche il prestito di Dossena, il laterale sinistro che Galliani ha dichiarato di cercare insistitamente. Con la speranza che Nesta possa presto tornare a guidare la difesa del diavolo, i due innesti potrebbero portare del valore aggiunto per una squadra ancora in lotta sui due fronti che vorrebbe trasformare in titoli.

Per Radio Hinterland Federico Quarato

sabato 3 gennaio 2009

Juan Maldonado: ipotesi Milan.

Adriano Galliani ha dichiarato di voler portare a Milano un esterno sinistro di valore, il nome più fresco tra le voci di mercato che vedono anche Agger e Gallas (insistenti voci dall'Inghilterra parlano di uno scambio con Senderos, il cui cartellino è ancora dei Gunners) vicini ai rossoneri, è quello di Juan Maldonado. Il 26enne giocatore del Flamengo è comunitario grazie al suo passaporto spagnolo e il suo contratto scadrà nel 2010. Ma la società rossonera potrebbe concludere l'affare nella finestra di mercato invernale.
"Juan resta al Flamengo a meno di una proposta importante da un grande club straniero. Il contratto che ha col Flamengo è ottimo e i soldi non sarebbero un problema. Se Juan dovesse andare via sarebbe solo per un club in grado di offrirgli la possibilità di vincere trofei e visibilità internazionale, non per lasciare semplicemente il Brasile". Queste le parole del suo procuratore Eduardo Uram che hanno aperto gli spiragli per una cessione già a Gennaio. La clausula di rescissione del contratto, in scadenza nel 2010 è di 5 milioni e mezzo di euro.
Sarà lui il rinforzo per la difesa di Carlo Ancelotti?

Per Radio Hinterland Federico Quarato.